Il mondiale degli azzurri è anche un mercato che può finire a Dubai

Sono tutti in vetrina, tutti tranne Cannavaro che ha già firmato con un triennale il suo dorato espatrio in Dubai. Era in scadenza di contratto, l’Al Ahli gli girerà uno stipendio di 4 milioni a stagione, a 37 anni e con poche certezze nel calcio che conta è stato un grande colpo per il capitano della Nazionale. Meno la sua dichiarazione: «Ho sempre desiderato giocare in Dubai. Corono un sogno». Poi c’è Simone Pepe ingaggiato dalla Juventus pochi giorni prima di partire per il Sudafrica. Lui sicuramente ha raggiunto un traguardo importante e i bianconeri un buon affare, lo pagheranno in quattro anni, 2,6 milioni subito e i rimanenti 7,5 spalmati fino al 2013.
Gli altri azzurri sono tutti potenzialmente sul mercato, compresi gli incedibili perché tutto ha un prezzo e poi ora i presidenti hanno trovato la formula per inchiodare anche i tifosi più accesi, si chiama offerta indecente, davanti alla quale nessuno può rifiutarsi di trattare, varia a seconda della latitudine e della cassa societaria, ma è un buon alibi, e funziona sempre. Se De Sanctis è ritenuto uno che non si muove da Napoli neppure cannoneggiandolo, attorno a Federico Marchetti c’è un bel giro. La Sampdoria un pensiero serio lo ha fatto, soprattutto in relazione alla vicenda Storari. Garrone è andato da Cellino e gli ha offerto quattro milioni per la metà del cartellino. Il presidente del Cagliari ha controrilanciato a 15 milioni per la cessione definitiva e sono scappati tutti, Milan compreso.
La difesa azzurra è un eccitante argomento di mercato, tutti sotto osservazione ad eccezione di Giorgio Chiellini. Rispondendo a quali giocatori avrebbero potuto rinforzare la rosa dell’Inter, Josè Mourinho ha fatto due nomi: De Rossi e Chiellini. Ha provato a sondare il terreno dopo il suo ingaggio a Madrid, poi ha capito: impensabile che la nuova dirigenza si presenti con la cessione del giocatore più importante assieme a Marchisio. Domenico Criscito dovrebbe tornare alla Juventus. Attualmente il suo cartellino è al 50 per cento fra Genoa e Juventus, l’accordo dovrebbe trovarsi, Preziosi non vuole tagliare ogni contatto con la nuova dirigenza bianconera dopo il colpo Bonucci. Il centrale del Bari va al Genoa che ne detiene il 50 per cento del cartellino e ci resta un’altra stagione per un accordo preso con l’Inter, poi tornerà da Moratti. Questa operazione libera Salvatore Bocchetti che sogna Napoli, la sua città. De Laurentiis però è fuggito davanti alla richiesta di 13 milioni. Maggio è un altro incedibile che davanti a 20 milioni viene ceduto all’istante, per Di Natale ne bastano 8. De Rossi è uno di quelli che dipendono dalla proposta indecente, l’altro è Gilardino che Deschamps porterebbe volentieri al Marsiglia e gli farebbe fare la Champions. Di certo Mihajlovic si porterebbe volentieri Maxi Lopez da Catania. Palombo e Pazzini sono dichiarati obiettivi Juventus, nonostante Garrone abbia annunciato che la Samp non si smonta. Ma con 20 milioni Pazzini diventa juventino, e con 18 Palombo lo segue. Operazione complicata dalle ultime dichiarazione del presidente doriano: «Prenderò in considerazione le offerte solo dopo i preliminari di Champions». Significa che se la Samp passa i due restano, se va fuori i due non sono utilizzabili in Champions. Vincenzo Iaquinta è tentato dai londinesi del Tottenham, quarti in Premier, ai preliminari Champions. Su Montolivo è giallo. Prima le dichiarazioni d’amore ai viola, poi una smorfia per l’arrivo di D’Agostino, così come non aveva gradito quello dell’argentino Bolatti.

Corvino sta tentando di convincere l’ex bresciano a prolungare fino al 2015, ora rischia di perderlo al termine della prossima stagione in cui andrà in scadenza di contratto. Poi c’è il ct. Gira la voce che Lippi abbia già firmato per l’Al Ahli, quadriennale a 4 milioni a stagione. E magari oltre a Cannavaro si porta Gattuso. Zambrotta, Pirlo e Camoranesi ci pensano, magari non subito.

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