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In America stop al festival dove si lancia un tacchino vivo da un aereo

In Arkansas durante un festival a Yellville viene lanciato un tacchino vivo da un aereo. La macabra usanza sembra destinata a finire dopo le proteste degli animalisti

In America stop al festival dove si lancia un tacchino vivo da un aereo

Il "Turkey Trot", tradizionale festival del tacchino a Yellville, in Arkansas, quest’anno potrebbe non tenersi. La camera di commercio non può più organizzare il festival e, come riporta il Corriere della Sera, nel documento pubblicato dagli uffici locali si dice che il festival è diventato "controproducente".

Ma perché questo cambio dopo 73 anni di festival che tra l'altro attira un numero sempre nutrito di appassionati? Perché succede che tra tutte le grandi feste ed eventi che vive la cittadina dell'Arkansas c'è un evento clou a dir poco macabro: il lancio di un tacchino vivo da un aereo in volo.

Un aereo sorvola la città lanciando il povero volatile che, come tutti sanno, non può volare. L'animale disgraziato finisce dunque per schiantarsi al suolo, rimanendo ucciso nello schianto. Una sofferenza atroce per il tacchino, e che per questo è contestata da sempre dai movimenti animalisti. La Federal Aviation Administration, chiamata ad esprimersi su questa curiosa vicenda, nega che esistano motivi legali per penalizzare i piloti. Che invece le associazioni animaliste volevano denunciare.

La tradizione del lancio nasce da un’evoluzione di una vecchia pratica, altrettanto assurda, che prevedeva di far cadere i tacchini dal tetto del tribunale. Non un bel gesto, ma sicuramente meno terribile di lanciarlo da un aereo in volo. Una crudeltà che adesso sembra essere destinata a finire, grazie alla Peta e alle altre associazioni che hanno combattuto contro questa pratica. La tradizione va rispettata: ma far soffrire un animale in questo modo appare a dir poco assurdo.

Se non veramente sadico.

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