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Angela Merkel ad Auschwitz per la prima volta

Prima visita ad Auschwitz per la cancelliera tedesca Angela Merkel per celebrare il decimo anniversario dell'ente finanziato da Berlino che ha il compito di gestire il sito

Angela Merkel ad Auschwitz per la prima volta

Il Campo di sterminio nazista di Auschwitz é diventato, per il mondo, il simbolo dell’Olocausto, dello sterminio e del terrore. Venne creato dai tedeschi alla metá del 1940, nei dintorni di Oświęcim, città polacca annessa dai Tedeschi al Terzo Reich. Il nome della cittá venne modificato in Auschwitz e questo divenne anche la denominazione del campo. Oggi la cancelliera tedesca Angela Merkel, per la prima volta da quando è in carica, è arrivata per una visita ufficiale all'ex campo di concentramento, in occasione del decimo anniversario dell'ente finanziato da Berlino che ha il compito di gestire il sito, la Fondazione Auschwitz-Birkenau. La cancelliera ha raggiunto Auschwitz in compagnia del presidente polacco Mateusz Morawiecki e osservato un minuto di silenzio davanti la Muro della Morte dopo aver varcato il cancello con la tristemente celebre scritta "Arbeit macht frei". A metà giornata pronuncerà un discorso in memoria delle vittime dell'Olocausto.

Come spiega l'Agi, Merkel ha annunciato la concessione di 60 milioni di euro alla Fondazione Auschwitz-Birkenau per la manutenzione del sito. Successivamente, la cancelliera visiterà anche Birkenau, a tre chilometri dal campo principale, in particolare la rampa in cui i deportati venivano "selezionati" quando scendevano dai treni trasporto animali. La causa diretta della creazione del campo, ricorda il sito ufficiale della fondazione, fu l’aumento del numero di polacchi arrestati dalla Polizia tedesca e la conseguente saturazione delle carceri. All’inizio doveva trattarsi solo di un altro dei campi di concentramento creati nell’ambito del sistema di terrore nazista fin dall’inizio degli anni Trenta. Infatti, il campo svolse questa funzione per tutto il periodo della sua esistenza, anche quando, dal 1942, divenne gradualmente il principale centro di sterminio di massa degli ebrei. La localizzazione del campo, praticamente al centro dell’Europa occupata dai nazisti, insieme al buon collegamento infrastrutturale fecero sì che le autorità tedesche decidessero di ingrandirlo a dismisura e vi deportassero persone da quasi tutto il continente europeo.

Per tutto il suo periodo di esistenza, Auschwitz ricoprì la funzione di campo di concentramento, diventando, nel corso degli anni, il piú grande dei campi tedeschi. Le forze di occupazione, nel primo periodo di esistenza del campo, vi spedirono soprattutto polacchi e persone ritenute particolarmente pericolose, quindi: membri dell’èlite della nazione polacca, i principali esponenti politici, sociali e spirituali, rappresentanti degli intellettuali, della cultura, della scienza, partecipanti ai movimenti di resistenza, ufficiali militari. Col tempo, le autorità tedesche cominciarono ad inviare al Campo anche gruppi di prigionieri provenienti da altri paesi occupati, così come rom e prigionieri di guerra sovietici. Venivano registrati e marchiati con un numero.

Dal 1942, all’elenco del campo vennero aggiunti e registrati anche gli ebrei dei trasporti di massa inviati allo sterminio ma che, all’atto della selezione, venivano considerati dai medici delle SS idonei
al lavoro oppure scelti per esperimenti medici criminali.

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