Auschwitz, 3 minorenni fanno saluto romano: si scatena la polemica

La foto, subito rimossa da Instagram, mostra tre adolescenti che fanno il saluto romano proprio all’ingresso del noto campo di sterminio. Rintracciate dalle autorità, rischiano fino a tre anni di reclusione, intanto sul web è scoppiata la polemica

Auschwitz, 3 minorenni fanno saluto romano: si scatena la polemica

Foto shock postata su Instagram, nella quale si vedono tre giovani ragazze fare il saluto romano di fronte all’ingresso del campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia.

L’immagine, diffusa sul social network lo scorso martedì, ha subito scatenato una polemica enorme, tanto che in poco tempo è stata rimossa dalle stesse autrici. Troppo tardi, tuttavia. Oramai lo scatto si è diffuso in rete e le conseguenze per le adolescenti potrebbero essere decisamente molto gravi. Ad individuarle per primi sarebbero state le autorità del museo di Auschwitz-Birkenau, che hanno provveduto a contattare subito gli inquirenti.

In queste ultime ore le forze dell’ordine polacche si stanno occupando di rintracciare le giovani, così da contattare ed informare le loro famiglie e la scuola. Stando a quanto riferito, infatti, le ragazzine si trovavano in gita e stavano visitando il campo di sterminio sotto la responsabilità di alcuni insegnanti. La loro è stata una bravata davvero di cattivo gusto, che sottolinea ancora una volta quanto nei ragazzi stiano svanendo valori quali umiltà e rispetto.

Ovviamente resta il massimo riserbo sulla loro identità, trattandosi di minorenni. Non se ne conosce neppure la nazionalità. L’unica cosa certa è che potrebbero rischiare una condanna fino a 3 anni di reclusione. In Polonia, ad onor del vero, non esiste il reato di apologia di fascismo o nazismo, ma vi sono tuttavia delle leggi che vietano la diffusione di messaggi incitanti all’odio.

Arriva intanto la condanna del gruppo Facebook “Racist and Xenophobic Behaviour Monitoring Centre”, che commenta il fatto.

“Lo ‘scherzo’ delle ragazze dimostra come sia necessaria un’educazione sugli orrori dell’Olocausto e dei regimi totalitari, specialmente con l’antisemitismo che sta crescendo in Polonia”. Questa la dichiarazione, riportata sulle pagine di "Metro".

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