Elezioni USA 2020

Biden e quegli scivoloni razzisti su Obama e gli indiani americani

In tanti anni di politica, il presidente eletto Joe Biden si è lasciato sfuggire parecchie gaffes, come spiega questo articolo

Biden e quegli scivoloni razzisti su Obama e gli indiani americani

Anche se ora viene viene incensato dai media come il salvatore del mondo, il presidente eletto Joe Biden - ricorsi permettendo - è il re delle gaffe. E questo nessuno può cancellarlo. A scuola, infatti, lo chiamavano "Dash" e lo prendevano in giro perché non riusciva a completare una frase prima di cominciarne un'altra. E anche se di recente ha promesso di combattere il razzismo nel suo Paese, l'ex vicepresidente di Obama e a lungo senatore del Delaware, è spesso incappato in una serie di imbarazzanti gaffe, anche a sfondo razziale. Come ricorda Dagospia, il neo Presidente Usa è lo stesso che nel 2007 riguardo al giovane candidato Obama diceva che "è il primo afroamericano di tendenza, che parla bene, sveglio, pulito e di bell’aspetto". Chissà se la stessa frase l'avesse pronunciata Donald Trump, in passato, che cosa sarebbe successo.

"Non voti per me? Non sei nero"

E a proposito di gaffe razziste: dopotutto parliamo dello stesso Joe Biden che non più tardi dello scorso maggio, al termine di un'intervista radiofonica di 18 minuti su The Breakfast Club, il programma più seguito dalla comunità afroamericana, si è rivolto al conduttore Charlemagne tha God con un'uscita che definire infelice è dir poco: "Hai altre domande? Ti dico cosa, se hai un problema a capire se stai con me o con Trump, allora non sei nero". Resosi conto della gaffe, dopo qualche ora Joe Biden ha espresso rammarico per le osservazioni, definendole "davvero sfortunate". Joe Biden era apparso alquanto infastidito dalle domande incalzanti del conduttore, che ha sottolineato come il suo disegno di legge sul crimine del 1994 influì sul picco delle incarcerazioni delle persone afroamericane. Peraltro, durante le primarie, Joe Biden ricevette le durissime critiche, proprio su questo punto, di Kamala Harris.

Fra gli scivoloni venati di razzismo, anche una frase pronunciata sugli indiani americani: "In Delaware la popolazione che cresce di più è composta da indiani americani, che provengono dall’India. Non si può entrare in un 7/11 o un Dunkin’ Donuts senza un leggero accento indiano: non sto scherzando!".

Le imbarazzanti gaffe di Joe Biden

Che Biden spesso si faccia sfuggire affermazioni piuttosto imbarazzanti lo ricorda peraltro anche il Corriere della Sera. Nella sua lunga carriera, ricorda il Corriere, è riuscito a fare le condoglianze per persone vive, a invitare un senatore sulla sedia a rotelle ad alzarsi e dire che i "bambini poveri sono altrettanto brillanti e altrettanto talentuosi dei bambini bianchi". E anche più di recente, in un intervista televisiva, ha chiamato il suo sfidante Donald Trump, George. Durante un dibattito con i governatori del Michigan, del New Jersey e del Connecticut, l'allora candidato dem affermò che l'America era nel mezzo di una pandemia che era già costata più di 85mila posti di lavoro e la "vita di milioni di persone".

Tuttavia, è probabile che Biden intendesse l'esatto contrario di quanto ha dichiarato, cioè che il coronavirus ha provocato la morte di 85mila persone negli Usa e la perdita di milioni di posti di lavoro.

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