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Bolivia: si chiama Ernesto Fidel il figlio segreto di Evo Morales

Assume sempre più i contorni di una telenovela lo scandalo che vede protagonista il presidente boliviano. Con suo figlio (vivo) battezzato coi nomi del Che e di Castro e la sua ex amante arrestata

Bolivia: si chiama Ernesto Fidel il figlio segreto di Evo Morales

Evo’s soap o, se preferite, Evonovela. Chiamatela come volete ma in Bolivia da un mese non si parla che dell’affaire - amoroso prima e finito in tribunale/carcere ora - tra il presidente Evo Morales Aymara e l’avvenente – almeno per i canoni estetici boliviani – Gabriela Zapata Montaño.

Per raccapezzarci urge però un riassunto delle puntate precedenti dell’EvoNovela.

A gennaio Evo Morales celebra i 10 anni di potere con un’economia che cresce del 5-6% l’anno e sa perfettamente che vincerà il referendum del 21 febbraio per modificare la Costituzione e ricandidarsi per la quarta volta di fila alla presidenza con grandi possibilità di rimanere in sella sino al 2026. La destra non fa neanche campagna elettorale per il “No” al referendum e già si accontenterebbe di perdere “in modo dignitoso”.

3 febbraio: il giornalista boliviano Carlos Valverde, ex 007, rivela che Morales ha un figlio segreto frutto del suo rapporto con Gabriela, durato dal 2005, quando lei era 18enne, al 2007. Ma, soprattutto, denuncia che la stessa ex di Evo oggi firma contratti milionari con lo Stato in qualità di alta dirigente di una multinazionale cinese, la CAMC, che fattura 4 volte il Pil della Bolivia, il tutto dopo essersi aggiudicata, non si sa come, appalti pubblici per un valore complessivo di 576 milioni di dollari. “È assolutamente irregolare, anzi un atto di corruzione, mettere la madre di tuo figlio a lavorare nell’azienda che fa più affari e muove più soldi in questo paese” tuona Valverde in radio e tv.

5 febbraio: Evo indice una conferenza stampa in cui dice due cose. 1) Il figlio con Gabriela c’è stato ma purtroppo è morto. 2) Lui non vede la Zapata dal 2007.

Fine della storia? Manco per idea, siamo appena agli inizi.

7 febbraio: Spunta fuori una foto in cui si vedono il presidente e Gabriela avvinghiati sul palco VIP del Carnevale di Oruro, il più celebre della Bolivia. Lo scatto è del 15 febbraio dell’anno scorso, altro che 2007. Il “Sì” al referendum di Morales comincia ad affondare nei sondaggi anche perché iniziano a circolare voci sul figlio dato per morto da Evo che sarebbe in realtà vivissimo.

21 febbraio: Il “No” vince al referendum, è la prima sconfitta elettorale di Evo dal 2005. Morales accusa “un complotto dell'impero Usa organizzato dalla Cia” per giustificare la sua sconfitta.

22 febbraio: Gabriela viene licenziata dalla multinazionale cinese CAMC mentre la stampa rivela che la giovane godeva di tutti i benefit propri di una first lady

28 febbraio: Gabriela viene arrestata per arricchimento illecito e traffico di influenza. Il governo l’accusa di essere una spia al soldo dell’opposizione.

29 febbraio: Pilar Guzmán, la zia di Gabriela, rivela in televisione che il figlio di Evo è vivo e sta bene – “era tra le mie braccia poco fa” - si chiama Ernesto Fidel, vive a La Paz e non appena sua mamma uscirà dal carcere indirà una conferenza stampa per spiegare tutta l’EvoNovela, dall’inizio alla fine.

1 marzo: Evo Morales giura che a lui avevano detto che il figlio era morto e inoltra le pratiche legali per “poterlo vedere” e “portarlo a vivere” con lui.

Poco fa il ministro della Difesa boliviana ha annunciato che, su informazioni dell’intelligence, ci sarebbe una “strategia cospirativa contro il presidente” Evo Morales che, a suo dire, sarebbe stato “spiato con droni” e “minacciato di morte” sui social network.

L’Evonovela, insomma, continua e adesso tutti in Bolivia non vedono l’ora di vedere Ernesto Fidel, il figlio segreto di Gabriela ed Evo.

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