Due attentati scuotono il Pakistan. Il primo a Karachi, dove un commando ha assaltato il personale di sicurezza al consolato cinese.
Una bomba è esplosa e diversi colpi si arma da fuoco sono stati sparati nell'attacco, in cui sono rimasti uccisi due poliziotti. Diversi anche i feriti, morti i tre assalitori che avrebbero usato un veicolo pieno di esplosivo nell'attacco alla sede diplomatica cinese, ma che non sarebbero riusciti a entrare nella sede diplomatica cinese. L'attentato è stato rivendicato da un gruppo separatista del Pakistan, il Baloch Liberation Army, in un colloquio telefonico con l'emittente televisiva Al Jazeera. Il portavoce del gruppo, Jihand Baloch, citato dall'emittente televisiva, ha aggiunto che l'attacco è stato portato a termine da tre uomini con armi e granate. La rivendicazione del gesto sarebbe apparsa anche su un account social che si ritiene associato al gruppo separatista citato dal New York Times. Sul luogo della sparatoria, secondo quanto riferisce l'emittente Geo Tv, citata dall'agenzia Reuters, è stato ritrovato anche un giubbotto esplosivo.
608px;">Poche ore dopo una bomba al mercato di Kalaya - nel nord ovest del Paese, al confine con l'Afghanistan - è esplosa facendo almeno 25 morti e diverse decine di feriti. L'ordigno era nascosto in una cassa di verdura. Nel mirino degli attentatori c'è la minoranza sciita, anche se l'attacco non è stato ancora rivendicato
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