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Brasile, bimba di otto anni uccisa durante uno scontro tra polizia e gang

Per il momento, la polizia del Brasile non ha fornito spiegazioni ufficiali sulle circostanze che hanno determinato l’uccisione della bambina

Brasile, bimba di otto anni uccisa durante uno scontro tra polizia e gang

In Brasile, una bimba di otto anni, lo scorso venerdì sera, è morta per colpa di un proiettile, presumibilmente sparato dalla polizia, allora impegnata in violenti scontri a fuoco con le bande criminali attive in una favela di Rio de Janeiro.

La piccola, quinta minorenne uccisa quest’anno nella baraccopoli carioca Complexo Alemão, si chiamava Ágatha Félix e, stando al sito di informazione Brasil Wire, sarebbe stata colpita mortalmente alla schiena mentre rientrava a casa su un furgone insieme a sua nonna. In base alle ricostruzioni dell’accaduto effettuate dai media locali, gli agenti della pattuglia UPP Fazedinha, durante una sparatoria contro le gang che spadroneggiano nella favela in questione, avrebbero rivolto il fuoco verso una moto in corsa e un proiettile, di rimbalzo, avrebbe accidentalmente raggiunto la bimba, causandone il decesso.

Sull’onda dell’indignazione suscitata dalla tragica fine di Ágatha Félix e su impulso delle sempre più insistenti voci di stampa che incolpano i poliziotti dell’assassinio della piccola, migliaia di abitanti del Complexo Alemão sono usciti di casa per riversarsi lungo le stradine della baraccopoli gridando la loro rabbia per le violenze incessanti e per le vittime innocenti della lotta senza quartiere tra forze dell’ordine e fuorilegge.

Tramite un passa-parola che si sviluppa essenzialmente mediante i social network più popolari del Brasile, sempre più persone stanno manifestando per ottenere dalle autorità finalmente delle risposte sulle circostanze che hanno determinato la morte della bambina di otto anni. Tuttavia, nonostante la pressione popolare, la polizia militare non ha ancora fornito spiegazioni ai cittadini riguardo alla dinamica dell’evento luttuoso.

Neanche il governatore dello Stato di Rio de Janeiro, Wilson Witzel, ha concesso precisazioni riguardo a quanto accaduto venerdì sera, né ha rivolto parole di cordoglio ai familiari di Ágatha.

Egli, in Brasile, è uno strenuo difensore della linea dura contro il crimine e dell’eliminazione di ogni vincolo normativo all’uso della forza da parte degli agenti contro le gang.

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