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Bruxelles, gli attentatori arrivarono dalla Grecia con falsi passaporti siriani

Un'inchiesta delle autorità greche conferma che Sofiane Ayari, arrestato con Abdeslam, e il super-ricercato Naim al Hamed, sono entrati in Europa seguendo la rotta dei migranti con falsi passaporti siriani

Bruxelles, gli attentatori arrivarono dalla Grecia con falsi passaporti siriani

Passaporti siriani, falsi, alla mano, si sono imbarcati dalla Turchia fino all’isola di Leros, in Grecia, forse assieme alle tante famiglie di profughi siriani. Da qui, il giorno seguente, hanno raggiunto il porto del Pireo con un traghetto, ed hanno proseguito, senza problemi, il loro viaggio in Europa occidentale.

È così che il 20 settembre del 2015, secondo quanto conferma un'inchiesta delle autorità greche, condotta su richiesta di quelle del Belgio, i due jihadisti Sofiane Ayari, arrestato con Salah Abdeslam lo scorso 18 marzo nel quartiere di Molenbeek, a Bruxelles, e Naim al Hamed, il ventottenne super-ricercato per gli attentati di Parigi e della capitale belga, sono entrati in Europa.

Proprio attraversando la rotta balcanica, come hanno fatto centinaia di migliaia di migranti nei mesi scorsi, quindi, secondo le informazioni fornite dalla polizia di Atene ai media locali, i due terroristi, Ayari e al Hamed, avrebbero raggiunto Salah Abdeslam, in territorio europeo, incontrandolo nella notte fra il 2 e il 3 ottobre del 2015 ad Ulm, in Germania.

Anche il kamikaze che si è fatto saltare alla fermata della metro di Maelbeek, a due passi dalle sedi delle istituzioni europee, a Bruxelles, Khalid El Bakraoui, secondo le autorità greche, sarebbe passato per gli aeroporti italiani ed ellenici senza destare alcun sospetto. Sembra infatti, che el Bakraoui transitò il 23 luglio del 2015 da Bruxelles a Treviso e da Venezia ad Atene, usando documenti belgi. Dettaglio, questo che, evidentemente, ha permesso a el Bakraoui di fugare ogni sospetto, e di aggirare qualsiasi tipo di controllo ulteriore da parte degli apparati di sicurezza, sia italiani, sia greci.

Anche i jihadisti coinvolti negli attentati di Parigi del 13 novembre dello scorso anno, percorsero la stessa rotta dei complici di Abdeslam coinvolti negli attacchi a Bruxelles. Il terrorista che si fece saltare in aria fuori dallo Stade de France, infatti, arrivò in Europa dalla Turchia, approdando il 3 ottobre 2015 sull’isola di Leros. E sempre nella piccola isola dell’Egeo, interessata nei mesi scorsi dall’esodo dei migranti verso l’Europa, arrivarono, anche altri due presunti complici degli attentatori di Parigi, un algerino di 28 anni e di un pachistano di 34, arrestati il 10 dicembre scorso a Salisburgo.

Anche loro giunti in Europa attraverso la rotta balcanica.

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