Una foto che ha commosso il mondo. È quella di che ritrae Magui, un cane femmina di razza boxer, tra le braccia del suo padroncino negli ultimi istanti di vita. Impossibile restare indifferenti dinanzi cotanta tenerezza. Lo scatto ha ottenuto centinaia di condivisioni in pochissime ore. Ma la storia che sottende questo doloroso abbraccio è tutt'altro che lieta.
Magui non è morta per cause naturali ma dalla paura. Ad ucciderla è stato il tonfo sordo dei fuochi d'artificio, quelli che lo hanno sorpreso mentre faceva il suo solito pisolino quotidiano. Non ha retto l'eco assordante dei botti ed ha avuto un infarto. Appena il tempo di trovare un po' di conforto nella stretta del suo proprietario ed ha chiuso gli occhi.
L'episodio si è consumata in Argentina, in un appartamento ad Esquel, nella provincia di Chubu, il 14 dicembre. A diffondere la notizia è stata un utente – affezionatissima al cane, lo si percepisce dal tono disperato del post – che ha raccontato la tragedia che ha investito il boxer. "Era la nostra amata mascotte. – scrive – Era vecchiettina ed aveva paura dei fuochi pirotecnici. Non sapevamo dove metterlo al riparo mentre qualcuno si divertiva con i fuochi pirotecnici". La ragazza racconta altresì, la difficoltà di trovare un veterinario disposto ad aiutarli in quegli attimi di terribile concitazione. "Io e mio fratello abbiamo il cuore spezzato. Per favore, non sparate i botti", conclude il post con un appello.
Il post è stato ripreso da svariate associazioni animaliste ed enti a tutela della salute degli animale, tra le quali, Adae che con un lungo scritto ha ammonito coloro che intendano "divertirsi con i fuochi d'artificio", incuranti delle conseguenze. "Questa famiglia ha perso un membro importante, un'amica.
– si legge nel post - Manifestiamo il nostro ripudio nei confronti di coloro che hanno causato questo dolore inaspettato e ingiusto. Cos'altro aspetti che accada per capire che è sbagliato? Non ci stancheremo mai di ripeterlo: no ai botti".
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