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La villa di Escobar verrà demolita per cercare il suo tesoro

All’interno delle pareti della mega-villa con vista mozzafiato su Key Biscayne (Miami) potrebbero esserci “milioni di dollari e molto oro e diamanti

La villa di Escobar verrà demolita per cercare il suo tesoro

“Hanno ammazzato Pablo, Pablo è vivo” o, se preferite “Paolo maledetto ma perché non l’hai, perché non l’hai detto mai”.

Forse è un appassionato di musica italiana anni Christian de Berdouare, magnate proprietario della rete di ristoranti Chicken Kitchen.

Sicuramente è ossessionato da Pablo Escobar, il narcos numero uno al mondo della “belle époque” della cocaina, uno che prima di venire ammazzato nel 1993 aveva costruito un immenso quartiere popolare che ancora oggi porta il suo nome a Medellín, si era fatto eleggere in parlamento ed era stato invitato al gran galà d’insediamento del premier socialista spagnolo Felipe Gonzáles, nel 1982. Altro che El Chapo verrebbe da scrivere, fattosi beccare come un pollo per aspirazioni di tutt’altro genere.
Ma torniamo a de Berdouare che, dopo avere comprato per 9,1 milioni di euro la mega-villa con vista mozzafiato su Key Biscayne che Escobar usava quando Miami Beach pullulava di narcos, da lunedì la farà radere al suolo. “Ci vorranno 2, masssimo 3 settimane”, assicura il magnate.
Un folle? Abbastanza ma non del tutto visto che prima ha contrattato una squadra di specialisti armati di metal detector per perlustrare pareti, soffitti e pavimenti dell’ex ‘reggia’ di Pablo che, come cantava De Gregori, “è vivo” più che mai, almeno per quest’eccentrico miliardario nato in Sudan da padre francese. E a chi gli chiede lumi, con pazienza lui risponde di essere alla ricerca del “tesoro di Pablo” perché, spiega poi, “Escobar aveva l’abitudine di nascondere in tutte le sue case moltissimi dollari, oro e gioielli”.
Insomma, all’interno delle pareti della mega-villa potrebbero esserci “milioni di dollari e molto oro e diamanti. Chissà, magari anche dei cadaveri, ma comunque io voglio sapere cos’ho dentro casa” spiega senza scomporsi de Berdouare. Peccato solo che, come cantava il Banco Pablo “maledetto” non abbia “detto mai” in che parte della sua splendida villa di Miami Beach teneva nascosto il ‘malloppo’.
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