Guerra in Ucraina

Ucraina, l'Isis ora esulta: "Un castigo divino contro gli infedeli"

I terroristi islamici ritengono il conflitto in Ucraina un segno di Allah contro "i crociati". E minacciano: "La violenza si estenderà ad altre capitali europee, non è che l'inizio"

Ucraina, l'Isis ora esulta: "Un castigo divino contro gli infedeli"

Una "punizione divina" contro l'Occidente infedele. Un flagello che "si estenderà ad altre capitali europee". Nella spirale di violenza innescata dal conflitto in Ucraina si innesta l'inquietante profezia di chi sta combattendo un'altra guerra, altrettanto temibile e brutale: quella "santa" in nome di Allah. Le immagini belliche dal cuore dell'Europa hanno risvegliato la mai sopita sete di sangue dell'Isis, che a una settimana dall'inizio delle incursioni militari russe ha fatto sentire la propria voce per rileggere le drammatiche vicende ucraine attraverso le lenti dello jihadismo. Così, le bombe ordinate da Putin sono diventate per i terroristi il segno di un fantomatico progetto divino in favore dello Stato Islamico. Eterogenesi dei fini.

In un editoriale pubblicato sulla rivista propagandistica Al Naba, divulgata dall'Isis attraverso i suoi canali, l'organizzazione jihadista ha definito l'invasione russa in Ucraina un "castigo divino" per l'Occidente, colpito per la sua "infedeltà" e per il suo "sostegno" alle guerre nei paesi islamici. Non solo. Secondo i terroristi, il conflitto scoppiato in terra ucraina "avrà conseguenze significative che cambieranno molte delle leggi di pace e di guerra tra quei paesi" occidentali. Lo scontro armato, insomma, porterà a una situazione di caos dalla quale i combattenti in nome di Allah sperano di trarre vantaggio per portare avanti il loro progetto di terrore. Non a caso - sostiene e auspica il bollettino dello Stato Islamico - quello che sta accadendo "è solo l'inizio" di una più grande battaglia.

Chiaramente, la lettura data dagli jihadisti è innanzitutto quella del fondamentalismo religioso. "Quello che sta accadendo oggi, la guerra sanguinosa diretta tra i crociati ortodossi - la Russia e l'Ucraina - non è che un esempio della punizione di Dio per loro, come descritto nel Corano", si legge nell'editoriale di Al Naba. L'Isis ha quindi espresso compiacimento per "il primo sanguinoso scontro diretto sulla terra dei crociati cristiani" dalla seconda guerra mondiale, dopo che gli stessi occidentali avevano "fondato organizzazioni per impedire guerre nelle loro terre e per esportarle" nei paesi musulmani.

I toni utilizzati dai combattenti di Allah sono quelli feroci di sempre, pieni di propaganda con l'obiettivo di diffondere l'indottrinamento alla jihad. "Che sia lunga o breve, questa guerra russo-ucraina non è che l'inizio delle prossime guerre tra i paesi crociati, e le immagini di distruzione e morte che vediamo non sono che una piccola scena della situazione in cui iniziano le grandi guerre", hanno aggiunto i terroristi nel loro messaggio, condannando anche "le milizie infedeli dei paesi europei che si battono a favore degli ucraini", ovvero i volontari stranieri che si uniranno alla resistenza anti-russa.

Il conflitto - sperano i terroristi - "si estenderà ad altre capitali europee".

La violenza, del resto, è la principale alleata nel folle piano dell'Isis.

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