Chiropratica, medico spezza collo a paziente in manovra sbagliata

In Inghilterra, un uomo di 80 anni è morto per una manovra sbagliata eseguita da un medico chiropratico che gli ha spezzato l'osso del collo

In foto, John Lawler, 80 anni
In foto, John Lawler, 80 anni

Va dal chiropratico per curare un dolore postraumatico alla gamba, ma il medico gli spezza il collo. È morto così John Lawler, 80 anni, ex funzionario di banca in pensione, per una manovra sbagliata eseguita accidentalmente dallo specialista a cui si era rivolto.

Era la terza seduta a cui si sottoponeva l'ottantenne. Si era rivolto ad un rinomato professionista di York, Arleen Scholten, chiropratica di fama nella graziosa cittadina inglese. Ma qualcosa è andato storto. Presumibilmente è stato il cosiddetto "bacio della vita" ad ucciderlo, una particolare manovra eseguita al collo mediante l'ausilio di una verghetta e con il paziente in posizione supina sul lettino. Dopo il trattamento, il signor Lawler avrebbe cominciato ad avvertire una forte sensazione di indolensimento alla braccia salvo poi peggiorare nel giro di poche ore riportando uno stato irreversibile di quadriplegia (la paralisi di tutti e quattro gli arti). Appurata la gravità della circostanza, i suoi familiari lo hanno trasportato d'emergenza dapprima allo York Hospital e successivamente al Leeds General Infirmary, dove è morto con un arresto respiratorio.

A seguito della dipartita sfortunata, la famiglia dell'anziano ha deciso di trascinare il caso in tribunale al fine di fare luce sulla vicenda e chiedere una regolamentazione della disciplina chiropratica. Ad ogni modo, l'esito delle investigazioni condotte dalla polizia di North Yorkshire ha escluso le responsabilità della dottoressa Scholten nel decesso (era stata indagata per tentato omicidio). Secondo quanto si apprende dal Daily Mail, l'ottantenne avrebbe subito "una lesione alla colonna vertebrale ed è morto per una depressione respiratoria". Tuttavia, data l'età del paziente, prima di procedere con le manovre, il medico si sarebbe dovuto sincerare delle condizione ossea dell'uomo sottoponendolo a radiografie mirate e raggi X. Eventualità che il chiropratico non avrebbe valutato. Ma l'episodio è da ritenersi del tutto accidentale viziato da un lato da uno stato di "fragilità ossea" del paziente e, dall'altro, da un errore di negligenza della dottoressa.

"Siamo devastati per aver perso John in circostanze così tragiche e impreviste - ha dichiarato la figlia dell'anziano Claire Lawler ai tabloid inglesi - Mio padre pensava di essere curato da un medico qualificato e, invece, non lo era affatto. Speriamo che questo caso possa mettere in evidenza i pericoli della chiropratica. Vorremmo sollecitare una regolamentazione di questa disciplina affinché sia adeguatamente controllata".

Nello specifico, quello che la famiglia Lower

chiede è un addestramento di primo soccorso per gli aspiranti chiropratici e l'esecuzione di esami radiologici atti a diagnosticare anzitempo l'eventualità di indisposizione fisica del paziente ai trattamenti.

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