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Clinton-Sanders, dibattito infuocato a Brooklyn

Nell'ultimo dibattito in diretta tv Clinton e Sanders si sono sfidati su Wall Street, sul controllo delle armi da fuoco, sulle guerre, su economia e politica estera

Clinton-Sanders, dibattito infuocato a Brooklyn

Acceso dibattito in diretta tv tra Bernie Sanders e Hillary Clinton, in vista delle primarie di New York, in programma martedì 19 aprile. Secondo diversi commentatori quello di Brooklyn è stato il dibattito più infuocato tra i due sfidanti, che hanno incrociato le lame con toni aspri, mettendo in dubbio, più di una volta, le rispettive opinioni. I temi centrali del confronto-scontro: Wall Street, controllo delle armi, le guerre, economia e politica estera. L'unico punto su cui sono stati d'accordo è questo: gli Stati europei devono pagare di più per godere della protezione della Nato. Sanders ha ricordato che "gli Stati Uniti pagano circa il 75% delle spese, mentre Germania, Francia e Gran Bretagna con i soldi risparmiati finanziano la loro sanità pubblica e l’accesso gratuito alle università. E’ ora che diano un contributo maggiore per la loro difesa". L'accusa non sembra differenziarsi molto da quella mossa da Donald Trump nelle scorse settimane. Hillary Clinton si è detta "d’accordo sul fatto che gli alleati debbano contribuire di più". Poi però ha puntualizzato: "Se non lo faranno noi dobbiamo continuare a sostenere la Nato. L’Alleanza ci ha appoggiati dopo l’11 settembre, ci ha aiutati in Iraq e Afghanistan perdendo soldati come noi, ed è essenziale ora che la Russia sta seguendo una politica più aggressiva".

Lo scontro è stato durissimo, come dicevamo. E non poteva essere altrimenti, visto che il voto di New York è decisivo. Hillary se vince può chiudere con largo anticipo la partita e correre spedita verso la nomination. Bernie, invece, se riuscisse a mettere a segno un nuovo sgambetto all'avversaria potrebbe davvero sperare di poterle soffiare il posto, rimettendo in discussione l'esito della convention di Philadelphia.

"Se entrambi vi urlate contro, gli spettatori non saranno in grado di ascoltare nessuno di voi", ha detto a un certo punto il moderatore del dibattito, Wolf Blitzer (Cnn). Sanders ha attaccato a testa bassa sul rapporto troppo stretto della Clinton con Wall Street e il grande business, con l'accusa di aver preso soldi per tenere discorsi. Ha criticato duramente il suo giudizio quando votò a favore della guerra in Iraq, quando era senatrice, e da segretaria di Stato spinse per rovesciare Gheddafi in Libia, senza preparare bene il dopo. Ha sottolineato, infine, la sua mancanza di programmi per garantire davvero la sanità gratuita a tutti e l’accesso all’università. In poche parole, ha cercato di incalzarla da sinistra, dimostrando che, nei fatti, non tutela l'interesse delle fasce più deboli.

L'ex segretaria di Stato ha reagito con forza, criticando Sanders perché le sue proposte non sono realistiche, come quella di alzare la paga minima oraria a 15 dollari l’ora, e gli ha rimproverato inoltre di essere troppo tenero con la lobby dei produttori di armi. IN merito alle accuse sui soldi raccolti, Clinton ha risposto che le affermazioni di Sanders sono accuse anche al presidente in carica, Barack Obama, che quando era candidato raccolse denaro a Wall Street e utilizzò i Super Pac (gruppi privati che possono raccondere fondi in modo illimitato) eppure ha combattuto per regole severe sull'industria finanziaria. E così ha chiuso il discorso: "Questo è un attacco fasullo, progettato per sollevare dubbi quando non c'è prova".

Subito dopo il dibattito Sanders è partito per la sua missione in Vaticano, dove oggi interverrà ad una conferenza organizzata dalla Pontificia accademia per le scienze sociali, per ricordare l’enciclica Centesimus Annus. Il candidato incontrerà Papa Francesco, con cui condivide il disegno di contrastare la disuguaglianza economica. La tappa in Vaticano servirà a Sanders anche per rafforzare il suo profilo internazionale. Lo staff di Sanders intanto ha tenuto a precisare che il viaggio non è stato organizzato per ottenere il voto dei cattolici (anche se non guasterebbe). Nelle stesse ore, Hillary volerà invece in California per raccogliere fondi elettorali.

Già domenica entrambi saranno di nuovo a New York, per le ultime ore in vista della sfida di martedì.

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