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"Colpire i civili in Occidente". Arriva un Ramadan di sangue

Dall'Isis arriva un appello a tutti i musulmani a compiere attacchi in Occidente: "Non bisogna preservare il sangue perché non c'è nessuno innocente"

"Colpire i civili in Occidente". Arriva un Ramadan di sangue

Dopo una attesa alimentata per ore da messaggi su Twitter è arrivato un nuovo discorso audio. I tagliagole dello Stato islamico tornano così a lanciare i consueti attacchi contro gli "Stati Uniti, i Crociati e gli ebrei", ma senza fare alcun riferimento allo schianto dell'Airbus dell'Egyptair inabissatosi nel Mediterraneo. Per 31 minuti è stato il portavoce Abu Muhammad al Adnani a scandire attacchi e minacce contro Stati Uniti e Europa, in particolare nel mese del Ramadan, che comincerà il 7 giugno, invitando i seguaci a "combattere, combattere, combattere".

Nel mirino di Adnani in particolare la campagna condotta dagli Stati Uniti contro lo Stato Islamico, come se, scrive il Washington Post, i jihadisti avessero sofferto per le perdite subite nell'ultimo periodo. "Anche se perdiamo Raqqa o Sirte, non saremo sconfitti", ha sottolineato al-Adnani ribadendo che l'unico modo per sconfiggere il Califfato è "strappare il Corano dai nostri cuori". Il portavoce del Califfato non era più intervenuto in rete da ottobre e a gennaio è stato dato per ferito in un raid americano nella provincia irachena di Al Anbar. Così come assente mediaticamente da dicembre è il capo dello stato islamico Abu Bakr al Baghdadi. Qualche ora prima della diffusione dell'audio, intitolato con una citazione del Corano (versetto 42 dell'ottava Sura) che in italiano recita: "Chi doveva vivere, visse con una prova", sono cominciati a spuntare in rete foto di bigliettini scritti a mano da jihadisti che, in arabo o inglese, davano lo stesso annuncio: "Aspettiamo un nuovo messaggio". Un'attesa che si è caricata di aspettative visto che a distanza di tre giorni dallo schianto dell'aereo dell'Egyptair, che molti considerano un atto di terrorismo, non c'è stata fino ad ora alcuna rivendicazione.

Gli scatti postati dai jihadisti, stando all'analisi di Site, sarebbero stati fatti in diversi Paesi del mondo: in Europa (dal Belgio alla Germania, dalla Gran Bretagna all'Olanda, alla Svezia) e negli altri continenti, come Arabia Saudita, Somalia, Canada, Malaysia, Libano, Marocco e Colombia. Tra questi, il bigliettino "saudita" appare fotografato sopra una divisa dell'Air Force del regno wahabita. In quello di Londra si vede chiaramente un classico bus rosso a due piani. Altri sono accompagnati da munizioni. E uno da carte di credito. Il messaggio nel messaggio è chiaro: "Siamo ovunque".

Al Adnani ha ribadito che "attaccare i civili è il modo migliore e più utile", prima di precisare che nella terra dei Crociati (l'Occidente) "non bisogna preservare il sangue perché non c'è nessuno innocente".

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