Un potenziale pericolo per la nostra salute si potrebbe nascondere nel nostro portafoglio. Anche le banconote, infatti, rischiano di essere veicolo di contagio da coronavirus. L'avvertimento inquietante è stato lanciato da un portavoce dell'Organizzazione mondiale della sanità citato oggi, fra gli altri, dalla Bbc.
"Sappiano che il denaro passa di mano con frequenza- ha dichiarato il membro dell’Oms- e può catturare ogni tipo di batterio o di virus, per questo suggeriamo alle persone di lavarsi le mani dopo aver maneggiato i soldi" e in particolare di "non toccarsi la faccia prima".
La possibilità esiste e non è da sottovalutare. Nei giorni scorsi Cina e Corea hanno già avviato procedure di disinfezione delle banconote in circolazione. La Bank of England ha ammesso il pericolo ma ha tranquillizzato i cittadini del Regno Unito spiegando che nel Paese circoli ormai un gran numero di nuove banconote "plastificate", realizzate con polimeri, nei tagli più diffusi che trattengono i virus in modo non superiore a quello di “maniglie, corrimano o carte di credito”.
Nelle scorse ore, sempre l’Oms ha sottolineato che il coronavirus causa "una malattia più grave dell’influenza stagionale: a livello globale, circa il 3,4% dei casi riportati di Covid-19 è deceduto mentre l’influenza stagionale generalmente uccide molto meno dell’1% di quelli infetti".
Notizie non tranquillizzanti che giungono quasi in contemporanea con l’annuncio dato dalle autorità sanitarie cinesi che l’infezione può essere trasmessa anche dalle feci e dall’urina. Il South China Morning Post ha reso pubblica una ricerca che ha rilevato tracce di coronavirus in campioni di feci prelevate da pazienti. Nell'ultimo piano di diagnosi e cura del virus, la Commissione sanitaria ha spiegato che il contagio può avvenire anche con la trasmissione aerosol di piccole particelle di feci contaminate e la conseguente inalazione da parte dell'uomo.
Nel mondo cresce la preoccupazione. La Germania, dove i contagi sono 240, è il primo Paese che ha parlato apertamente di “pandemia globale”. È quanto ha dichiarato al Bundestag il ministro tedesco della Salute Jens Spahn.
Il governo di Berlino, che a gennaio ha inviato mascherine e tute protettive in Cina per limitare la diffusione del coronavirus, ha vietato l’esportazione all’estero di questi dispositivi in previsione di una epidemia in Germania. La stessa misura è stata disposta fino al 1° giugno 2020 anche in Russia che tra i prodotti include maschere mediche, respiratori, tute di protezione chimica, copriscarpe e camici medici.
Quindi le altre nazioni non hanno torto a chiedere certificati sanitari virus-free alle nostre aziende mentre molti dicevano ed insistono ancora a dire che merci e cibi non lo trasmettono ...?
Va bene chi li ha terrà i soldi in quarantena sotto il materasso, con buona pace dei banchieri.
Almeno fino a quando passa tutto, il governo dovrebbe obbligare ad usare il bancomat per tutto. E contemporaneamente azzerare le commissioniai negozianti. Meno contagi e + o,5% del PIL (e sono miliardi)dato che il bancomat massimizza l'efficienza delle transazioni.
Adesso il COVID 19 ci obbligherà ad usare la moneta elettronica, per la gioia del "partito unico rivoluzionario istituzionale incompetente". Un caso?
Nei miei commenti trascorsi, peraltro ridicolizzati da un millantante "beotapersempre", avevo messo in rilievo che il virs avrebbe saturato gli ospedali, costringendo a quarantene presso la propria abitazione e che difficilmente i familiari sarebebro stati in grado di gestire una cosa elementare, le deiezioni! Banale come la gestione dei rifiuti domestici, veicolanti infezioni. Il servizio di smaltimento rifiuti diviene strategico per il contenimento del virus e dovrebbe eccezionalmente richiederne l' incenerimento. Nei rifiuti biologici il materiale fermenta fino a 70°C, ma occorre vedere se sufficiente per la sanificazione, la plastica riciclata, bho! :(
Salvinifobia, è grave, curati.