Coronavirus

Il virus uccide una 12enne: è la più giovane vittima d'Europa

Il Belgio, a detta delle autorità sanitarie, sarebbe vicino al picco dei contagi da coronavirus, con conseguente saturazione degli ospedali locali

Il virus uccide una 12enne: è la più giovane vittima d'Europa

Il Belgio è sotto shock a causa della morte, dovuta al coronavirus, di una ragazza di soli 12 anni. Con il decesso della giovane, gli abitanti del Paese passati a miglior vita hanno superato la soglia delle 700 unità. Attualmente, i cittadini lì contagiati dal Covid-19 sono 12.705. La notizia della scomparsa della dodicenne è stata confermata dalle stesse autorità locali preposte alla gestione dell’emergenza sanitaria.

Il virologo Emmanuel André, portavoce dell’unità di crisi costituita a Bruxelles per fronteggiare il dilagare dell’epidemia, ha infatti rilasciato oggi, fa sapere LaPresse, il comunicato relativo alla morte della ragazza, la più giovane vittima del morbo accertata finora in Belgio.

Egli ha informato i media locali circa il decesso della dodicenne presentando quest’ultimo come “un momento emotivamente difficile, perché riguarda una bambina”, evidenziando contestualmente che la recente tragedia ha "scosso la comunità medica e scientifica".

Il luminare, fa sapere l’Ansa, ha poi definito, quasi con sorpresa, la morte della minorenne a causa del coronavirus come “un evento molto raro”.

Stando a quanto riporta LaPresse, il portavoce della task-force pubblica anti-epidemia non ha però fornito dettagli sull’identità della ragazza, limitandosi successivamente a riassumere i dati aggiornati sulla situazione sanitaria nel Regno.

In base al bollettino diffuso da André, gli individui morti nella nazione Ue nelle ultime 24 per colpa della pandemia sono state 98, portando di conseguenza il numero dei belgi deceduti per via del contagio a 705.

Sempre ad avviso dell’esperto, il picco dei contagi nel Paese non sarebbe stato ancora raggiunto e si prevede che arriverà nei prossimi giorni.

A breve infatti, ha avvertito il virologo citato da LaPresse, gli ospedali del Belgio toccheranno il "punto di saturazione”.

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