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"Draghi al Colle? Governo zoppo". L'allarme dal Financial Times

Il premier al quirinale potrebbe innescare il crollo dell'attuale fragile governo di unità nazionale. Il quotidiano britannico parla anche del timore di un ritorno alle urne del popolo italiano

"Draghi al Colle? Governo zoppo". L'allarme dal Financial Times

Il Financial Times si affaccia ancora una volta oltremanica e inizia a concentrare la propria attenzione sulla corsa al Quirinale, ad una settimana dal voto. Il celebre quotidiano economico-finanziario britannico parla dei rischi per l'Italia nel caso in cui Mario Draghi uscisse vincitore dalle elezioni per la scelta del prossimo capo dello Stato.

"Tutti si interrogano se Mario Draghi, l'ex presidente della Banca centrale europea insediato come primo ministro lo scorso anno, diventerà anche capo dello Stato, lasciando il suo posto vacante in un momento delicato", si legge sulle pagine del Financial Times."L'Italia è nelle prime fasi dell'attuazione di un importante programma di riforme finanziato dall'Unione europea per aumentare le sue prospettive di crescita a lungo termine, dopo anni di stagnazione e pandemia di Covid", ammonisce il quotidiano britannico, che spiega i timori serpeggianti negli ambienti politici italiani ed internazionali. Timori connessi al fatto che la fine del governo dell'ex presidente della Bce possa comportare un ritorno alle urne del popolo italiano."Alcuni temono che l'ascesa di Draghi alla presidenza italiana possa innescare il crollo dell'attuale fragile governo di unità nazionale e costringere a elezioni anticipate, mettendo a repentaglio le riforme da cui dipende il flusso di denaro dell'UE", precisa infatti il Financial Times. "Altri ritengono che come presidente Draghi potrebbe avere un'influenza matura e stabilizzante sulla politica notoriamente turbolenta dell'Italia negli anni a venire", si legge ancora.

Chi sarà il nuovo presidente

Ricordando il siluramento di Romano Prodi, dato già per eletto nel 2013, il quotidiano britannico parla di un esito non scontato del voto, anche se vede favorito proprio l'attuale presidente del consiglio. "Con la sua statura pubblica senza rivali, Draghi, 74 anni, è un serio contendente. Con il suo approccio razionale e senza fronzoli alle sfide politiche dell'Italia, Draghi gode della fiducia della comunità imprenditoriale italiana e internazionale", si dice certo il FT,"mentre i sondaggi d'opinione dicono che la maggioranza degli italiani pensa che abbia le caratteristiche giuste per diventare presidente".

Tra gli altri pretendenti, racconta il quotidiano, "anche l'ex presidente del Consiglio e magnate dei media Silvio Berlusconi, leader del partito di centro Forza Italia", che "ha invocato il sostegno di Lega e Fratelli d'Italia, partiti di destra". I rivali Cinquestelle, invece, spingerebbero per la scelta di un presidente donna.

Ma se Draghi lascia chi prenderebbe il suo posto? "L'attuale coalizione potrebbe potenzialmente sostenere un altro tecnocrate per ricoprire la carica di primo ministro fino al 2023", scrive il FT.

"Possibili candidati potrebbero essere il ministro delle finanze, Daniele Franco, che ha trascorso la sua carriera presso la banca centrale, o Vittorio Colao, l'ex amministratore delegato di Vodafone", conclude.

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