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Creò il #MeToo francese, ora il tribunale condanna Muller per diffamazione

La donna che diede il via al movimento francese contro le molestie è stata condannata per diffamazione. La difesa: "Così si consiglia alle donne di tacere"

Creò il #MeToo francese, ora il tribunale condanna Muller per diffamazione

Sandra Muller è stata condannata per diffamazione. La creatrice del #MeToo francese dovrà risarcire con 15mila euro (più 5mila di spese legali), l'uomo che aveva accusato di molestie sui social media.

Nel 2017, la Muller aveva scritto un post su Twitter, per denunciare le molestie subite: "'Hai grandi seni, sei il mio tipo. Ti farò godere tutta la notte'. Eric Brion, ex capo di Equidia", si leggeva sulla pagina social della donna. Da quel tweet era partita una serie di messaggi e denunce di donne molestate, dando vita a un vero e proprio fenomeno in Francia, #balancetonporc (denuncia il porco), che accompagnò il #MeToo anglosassone.

I fatti raccontati dalla Muller nel tweet risalogono al 2012, durante una serata a Cannes per il Mercato internazionale dei programmi tv. Brion partecipava come capo del canale Equidia, mentre Sandra Muller in qualità di giornalista. Quella sera, l'uomo si era avvicinato alla giornalista e aveva pronunciato quelle frasi, incurante del rifiuto della donna. Il giorno dopo, l'uomo si era scusato con la donna e anche pubblicamente.

Anni dopo, quell'episodio era tornato a galla grazie al tweet della Muller e Brion aveva sostenuto di essere caduto in depressione. Ora, la corte ha ritenuto quel post diffamatorio per due motivi: le molestie non sono avvenute sul lavoro, come denunciava la donna, e le frasi dette non sono state gravi e ripetute.

La sentenza sta facendo molto discutere e le associazioni femministe si sono mobilitate per sostenere la Muller.

"Il messaggio inviato alle donne non è positivo- dice l'avvocato della donna- In pratica si consiglia loro di tacere".

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