Ebola, un caso sospetto in Canada. Oms: possibile un vaccino nel 2015

Secondo l'Oms l'anno prossimo si potrebbe arrivare a un vaccino preventivo. Il servizio sanitario canadese: "Nessun caso dichiarato"

Monrovia, un manifesto avverte sui rischi dell'Ebola
Monrovia, un manifesto avverte sui rischi dell'Ebola

Secondo la stampa locale canadese, un uomo di ritorno dalla Nigeria è stato ricoverato in ospedale con sintomi che potrebbero essere riconducibili all'Ebola, che nel Paese africano ha già colpito nove persone.

In quarantena a Brampton, nell'Ontario, potrebbe avere contratto il virus, ma anche una malattia che si presenta con sintomi analoghi, come il paludismo. Al momento in Canada "non ci sono casi dichiarati", ha specificato un medicio del servizio sanitario nazionale, secondo cui "il rischio che si presentino rimane molto debole".

Ieri l'Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) ha dichiarato l'epidemia di Ebola un'emergenza sanitaria internazionale, invitando tutti i Paesi a cautelarsi per evitare che si diffonda. Al momento ha provocato vittime accertate in Liberia, Sierra Leone, Guinea e Nigeria.

Seguendo il suggerimento dell'Oms, la Nigeria ha dichiarato lo stato d'emergenza nazionale e stanziato nove milioni di euro per combattere la diffusione del virus. Le scuole rimarranno chiuse e sarà più difficile attraversare i confini. Chiuse anche le frontiere che dall Guinea portano in Sierra Leone e Liberia.

Se finora per l'Ebola non esiste una cura, il direttore del dipartimento immunizzazione dell'Oms, Jean-Marie Okwo Bèlè, ha detto in un'intervista alla radio francese Rfi che entro il prossimo anno si potrebbe arrivare a un

vaccino preventivo. Al momento sono disponibili sono alcuni trattamenti sperimentali in quantità molto limitata. La stessa organizzazione aveva detto ieri che sollevano "questioni etiche e mediche da risolvere".

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