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El Chapo su Twitter: "Il muro in Messico di Trump? Lo butto giù"

Il narcotrafficante, ora in carcere, commenta la vittoria del magnate americano alle elezioni presidenziali

El Chapo su Twitter: "Il muro in Messico di Trump? Lo butto giù"

"Ha vinto il rappresentante dell'odio, del conflitto, del razzismo, della persecuzione, della misoginia. Che situazione triste per tutti": questo è quanto si può leggere in merito all'elezione di Donald Trump negli Stati Uniti sull'account ufficiale Twitter del narcotrafficante messicano Joaquín Guzmán, conosciuto come El Chapo.

E ancora si legge: "Il muro non è un problema, lo butto giù". Il narcotrafficante è ora in prigione in Messico e attende l'estradizione per gli Usa: a scrivere i tweet potrebbe quindi qualcuno vicino a lui.

El Chapo, o chi per lui, vuole quindi assicurarsi che i messicani capiscano che non devono avere paura del muro - annunciato da Donald Trump - in sè. Leggiamo, infatti, sull'account: "Il muro non è un problema. Lo distruggo, ci salto oltre o ci passo sotto. Però quante deportazioni potrebbero arrivare, quante famiglie sarebbero separate".

In un altro recente tweet, inoltre, si legge: "Non abbassiamo la guardia, ovunque siamo. Se il biondo Donald Trump si dovesse immischiare con i messicani avrebbe più di un muro con cui scontrarsi".

Joaquín Guzmán Loera, conosciuto come El Chapo, è un criminale e signore della droga messicano. È il capo di organizzazione criminale chiamata cartello di Sinaloa. Dopo essere riuscito a evadere due volte dal carcere, una nel 1993 e l'altra nel 2014, è stato nuovamente arrestato l'8 gennaio di quest'anno mentre era in contatto con l'attore Sean Penn per girare il film sulla sua vita.

Nel maggio 2016 il governo messicano ha autorizzato l'estradizione del narcoboss verso gli Stati Uniti.

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