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Gli euroscettici tedeschi: "La Grecia via dall'euro (Per il bene di Atene)"

Alternativa per la Germania pubblica un manifesto perché si favorisca un progetto di uscita negoziata della Grecia dall'Eurozona

Gli euroscettici tedeschi: "La Grecia via dall'euro (Per il bene di Atene)"

Per loro la Grexit è l'unica via d'uscita. Non solo per Atene, ma soprattutto per la Germania. Preoccupato per la crescita dei sentimenti antitedeschi in Europa, il partito teutonico Alternativa per la Germania chiama a raccolta i partiti europei moderati perché favoriscano un progetto di uscita negoziata della Grecia dall'Eurozona, nel rispetto dei principi di sussidiarietà e di libera concorrenza che animano l'Unione. A tal proposito, AFD ha scritto un manifesto, redatto da Joachim Starbatty, professore emerito di economia dell'Università di Tubinga e parlamentare europeo, per spiegare le ragioni di tale posizione.

"Alternativa per la Germania nota con profonda preoccupazione che la politica di salvare l’euro a qualsiasi costo (sostenuta dal governo tedesco) ha condotto a una violenta reazione anti-tedesca in Grecia, rimarca che una valuta sopravvalutata ha privato l’economia greca di qualsiasi speranza di tornare competitiva, ha portato a disoccupazione di massa e ha prodotto una “generazione perduta", si legge nel Manifesto. Che poi continua: "La prosecuzione dell’unione monetaria nella sua forma attuale è contraria agli interessi della società greca e della sua economia, che richiede una forte svalutazione per tornare sulla strada della ripresa".

Inoltre Alternativa per la Germania "condanna la situazione attuale, nella quale i contribuenti europei sono obbligati a sostenere un’unione monetaria fallita, prolungando le sofferenze della società greca. Una simile politica non ha alcuna giustificazione economica o morale, non ci si può attendere che la Germania riduca la propria competitività per risolvere la crisi dell’Eurozona, e d’altra parte che una “svalutazione interna” non potrà migliorare la competitività della Grecia".

Insomma, per il partito euroscettico, "quanto più lunga sarà la sua esistenza, tanto maggiori le perdite per i contribuenti europei e per il popolo greco, le cui vite sono state rovinate dalle politiche di austerità e qualsiasi ristrutturazione del debito greco dovrebbe essere accompagnata a una proposta di uscita concordata della Grecia dell’euro".

Il partito ha fatto la sua comparsa sulla scena politica tedesca nel 2013 al grido: "La Germania non ha bisogno dell'euro" e "Ogni popolo deve poter decidere liberamente la propria valuta".

Il fondatore è Bernd Lucke, docente di macroeconomia all'Università di Amburgo.

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