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Ex agente della Cia rivela: "Morto Al Baghdadi, il terrorismo sarà più violento"

Robert Bear avverte: "Al Baghdadi è solo una goccia nell'oceano, qualcuno prenderà il suo posto e sarà più pragmatico"

Ex agente della Cia rivela: "Morto Al Baghdadi, il terrorismo sarà più violento"

"Qualcuno prenderà il posto di Al Baghdadi". Ne è convinto Robert Bear, un ex agente della Cia ed esperto di Medio Oriente e terrorismo.

La paura è che succeda quello che era accaduto dopo la morte di Bin Laden, fondatore di al Qaeda: lui era stato sostituito da Al Zawahiri e "la spinta terroristica era diventata più violenta e aggressiva". "Il nuovo Califfo- ha spiegato l'ex agente Bear in un'intervista alla Srampa- sarà sicuramente qualcuno più efficace e pragmatico, o forse più razionale". È impossibile, però, che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump abbia già un nome: "Si può andare per tentativi, si possono individuare dei capi regionali o dei leader tribali ma forse nemmeno l'Isis, al momento, sa chi sarà la sua nuova guida".

Secondo l'ex membro operativo della Cia, quindi, l'Isis sopravviverà alla morte di Al Baghdadi: "Potrà cambiare nome, potà avere un nuovo leader e forse una modalità operativa diversa, ma sopravviverà". Infatti, secondo lui, non sarebbero i leader a trainare "l'estremismo sunnita" e la scomparsa di un capo non significa automaticamente la fine del movimento. L'Isis, al contrario, potrebbe essere rafforzato dall'ascesa dell'Iran, "a cui gli Stati Uniti stanno consegnando il Medio Oriente": in questo panorama, "l'unico collante per il mondo sunnita è l'estremismo violento".

Robert Bear, infine, avverte: "L'estremismo sunnita ha imparato ad essere camaleontico, a cambiare velocemente pelle e leader, ad adattarsi alle mutazioni e alle sfide che provengono dall'esterno.

Al Baghdadi in questo disordine regionale è solo una goccia nell'oceano".

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