Dopo 10 giorni di raid e dopo la smentita una tregua umanitaria, a Gaza le tensioni tornano a salire. Le forze israeliane hanno avviato questa sera una nuova invasione di terra in una zona controllata da Hamas, come riferisce il portavoce militare: si tratta di una "nuova fase dell’operazione Margine protettivo".
L'ordine dell'operazione è arrivato dal primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu e dal ministro della Difesa israeliani, Moshe Yaalon. L'esercito afferma che l'obiettivo è infliggere "un colpo significativo all'infrastruttura terroristica di Hamas".
Fonti israeliane e palestinesi riferiscono di unità dell’esercito di Tel Aviv penetrate nella Striscia dai valichi di terra con forze di fanteria, artiglieria e tank, ma anche di uno sbarco anfibio dalla costa. L’azione è stata preceduta da una nuova ondata di raid - che ha portato il totale di morti palestinesi dall’inizio dell’offensiva a circa 240, inclusi
diversi bambini - e poi da un intenso fuoco di cannoni. L’obiettivo israeliano, ha precisato il portavoce, non è rovesciare la fazione islamica palestinese al potere nella Striscia, ma colpire "le infrastrutture di Hamas", a cominciare da quelle che permettono il lancio di razzi, e "distruggere i tunnel" che consentono ai "terroristi d’infiltrarsi in Israele" e condurre i loro attacchi.
"Aspettavamo con ansia questa operazione di terra per
impartire una lezione a Israele", replicano le Brigate Ezzedin al-Qassam, il braccio armato di Hamas, "L’operazione terrestre a Gaza è un drastico e pericoloso passo, e l’occupazione pagherà un prezzo pesante".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.