Coronavirus

In Germania è boom di teorie antisemite sulla diffusione del virus

A lanciare l'allarme è il commissario federale per la lotta all'antisemitismo, Felix Klein, che spiega come sul web si stiano moltiplicando teorie complottiste

In Germania è boom di teorie antisemite sulla diffusione del virus

In Germania l’epidemia di coronavirus va di pari passo con l’antisemitismo. A lanciare l’allarme è il responsabile del governo per il contrasto al fenomeno, Felix Klein che ha spiegato come in questo periodo si stiano moltiplicando sul web teorie complottiste legate al Covid-19. Ricostruzioni pittoresche con al centro il popolo ebraico che però fanno presa su migliaia di utenti.

Sui social media e sulle app di messaggistica è boom di messaggi sulla presunta creazione del virus da parte di Israele o sul fatto che gli ebrei starebbero "cavalcando l'epidemia per conquistare il dominio globale". A dare credito a queste teorie, sottolinea l’esperto, non ci sono soltanto gli estremisti di destra, ma anche una larga fascia della popolazione. "Persone del tutto normali e provenienti da ogni ceto sociale", spiega l'incaricato del governo di Angela Merkel.

Tanto che la ministra dell'Istruzione, Anja Karliczek, ha recentemente denunciato "l'ostilità anti-ebraica inaccettabile e spaventosa che ancora esiste in Germania e che mette in pericolo la pace sociale". "Più fragile è la coesione sociale, più grande diventa la paura, e con essa le teorie che cercano capri espiatori – ha spiegato Klein - in tempi critici le persone tendono facilmente a farsi influenzare da risposte particolarmente rozze e semplicistiche".

Ed è proprio nei periodi di crisi come questo che queste teorie "hanno fortuna". "Gli ebrei – osserva - diventano ancora una volta i capri espiatori". Segnali, questi, che l’esecutivo tedesco non sottovaluta, soprattutto dopo l’assalto alla sinagoga di Halle e l’ultima strage, di neppure due mesi fa, ad Hanau, in Assia, dove un estremista di destra con paranoie psichiche, Tobias Rathjen, ha trucidato nove persone, tra cui cinque di nazionalità turca, prima di togliersi la vita. La "xenofobia", secondo il capo dell'Ufficio federale di polizia federale (Bka), Holger Muench, sarebbe stato l’unico movente dietro la strage.

"Queste teorie, combinate con fantasie di violenza, sono possono diventare estremamente pericolose", osserva Klein, che riferisce come "nelle ultime settimane ambienti della destra radicale abbiano cercato di strumentalizzare la crisi da coronavirus per i loro obiettivi, speculando su ‘progetti segreti’ del presunto capitalismo finanziario ebraico oppure del Mossad". "Dobbiamo fare di tutto per opporci a questi fenomeni", è quindi l’appello dell’incaricato del governo tedesco per il quale l’antisemitismo, alla stregua del coronavirus, è "contagioso, mette a rischio la vita e ci minaccia tutti".

Per arginare il dilagare di queste teorie l’esecutivo della cancelliera è pronto a mettere in campo 12 milioni di euro in quattro anni, a partire dal 2021. Serviranno, hanno annunciato il commissario federale per la lotta all’antisemitismo e la ministra dell’istruzione, a "sostenere la ricerca" e "finanziare progetti di ricerca interdisciplinari sulle cause e la diffusione" dell’odio contro gli ebrei che serviranno a "sviluppare strategie di contrasto e prevenzione".

Nel 2019 in Germania i reati contro la comunità ebraica sono stati 1.839, tra "atti di violenza" e "incitamento dell'odio", comprese "offese e minacce in luogo pubblico". Salgono a 20.856, invece, quelli commessi dagli estremisti di destra.

Per questo, insiste la titolare del dicastero dell’istruzione, della Cdu, "c'è un urgente bisogno di intervenire".

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