Il terrorismo torna a colpire il cuore dell'Europa, macchiando di sangue uno dei periodi emotivamente più sentiti dai cittadini, quello delle feste di Natale. Non a caso a Berlino è stato colpito un mercatino, uno dei tanti luoghi dove è possibile fare acquisti e, tra luci, colori, profumi e sapori, più si sente il clima di festa. Che i mercatini di Natale fossero un bersaglio dei terroristi era cosa nota.
Pochi giorni fa, il 26 novembre, a Ludwigshafen (su ovest della Germania) era stato sventato un attentato. La notizia era stata diffusa 20 giorni dopo dal magazine tedesco Focus. In realtà, come poi si è appreso, i tentativi di attacco erano stati due. E a caercare di mettere a segno il primo colpo era stato un bambino di dodici anni, che aveva messo una bottiglia di vetro con all'interno una miscela esplosiva nel mercatino di Ludwigshafen. Ma l'ordigno fortunatamente non era scoppiato, per un difetto del detonatore. Non contento il ragazzino ci avrebbe riprovato pochi giorni dopo, il 5 dicembre, mettendo uno zainetto contenente esplosivo e chiodi vicino ad un centro commerciale e non lontano dal municipio della città.
Notato da un passante, wsul posto erano giunti gli artificieri, riuscendo a disinnescare l’ordigno.Ma chi era questo ragazzino? Origini irachene, sarebbe nato proprio a Ludwigshafen nel 2004. A spingerlo all'azione sarebbe stato un uomo considerato vicino all’Isis, la cui identità però non è nota.
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