Germania, rom occupano una cattedrale e minacciano di darsi fuoco in caso di sgombero

La curia li minaccia: se non se ne andranno faranno intervenire le autorità

Germania, rom occupano una cattedrale e minacciano di darsi fuoco in caso di sgombero

Il Duomo di Regensburg, in Germania, è stato occupato da parte di un gruppo di persone di etnia rom. La sua occupazione iniziale risale a inizio luglio, quando la chiesa era stata occupata da una trentina di persone, tutti rom provenienti da Paesi al di fuori della Ue, che in Germania hanno fatto richiesta di asilo. Essendo questa stata respinta, dato che i loro luoghi di provenienza non sono colpiti né da guerrè né da carestie o calamità naturali, essi hanno preso possesso della cattedrale e poi di tutti i territori della parrocchia.

Anche i rom possono richiedere lo stato di richiedente asilo. Qualora siano cittadini di un Paese comunitario e mostrino di non essere nelle condizioni di tornare a vivere nel propio luogo d'origine essi hanno buone possibilità di vedere accettata la propria domanda. Non è però il caso del gruppo di occupanti, i cui requisiti non sono stati ritenuti accettabili dalle autorità tedesche, che hanno per questo ordinato loro di lasciare la Germania. Senza però avere successo.

Di fronte alla chiesa i rom hanno appeso un grosso cartello recante la scritta: "Kein Mensch ist illegal" ("Nessun essere umano è illegale"), slogan molto di moda negli ambienti dell0estrema sinistra tedesca, e hanno rivendicato la loro volontà a rimanere nel Paese della Merkel nonostante i loro documenti non siano in regola.

La curia ha deciso di reagire. Dopo settimane di passività in un comunicato pubblico scrive:" Dopo tutti i nostri tentativi di chiarimento e di fornire loro ogni aiuto possibile, dopo le richieste inaccettabili e le pesanti minacce da parte del gruppo e dopo ilc rescente peggioramento della situazione non sarà più accettabile un prolungamento della loro permanenza nella parrocchia".

Sembra dunque che alla curia non ersti altra scelta che quella di chiedere alle autorità preposte di espellere i rom dalle proprie strutture. "In caso non lasciassero velocemente la chiesa sovremmo ricorrere all'ultimo mezzo disponibile, cioè quello di denunciarli per occupazione".

Inizialmente erano 34 le persone che avevano occupato la chiesa. Il loro numero è poi nettamente aumentato. Non per l'arrivo di altre persone di etnia rom, bensì per l'ingresso in chiesa di diversi esponenti di alcuni gruppi di estrema sinistra che hanno inziato a manifestare al suo interno a favore del "diritto di permanenza per tutti".

La curia ha invitato più volte gli occupanti ad andarsene, ma i rom hanno minacciato di dare fuoco a se stessi come ai loro bambini se qualcuno tentasse di sgomberarli. Infine a loro si sono unite altre persone, il numero odierno di occpuanti rom è di 45 persone. Tra di essi si registrano 15 minorenni.

Non è la prima volta che la chiesa si trova nelle condizioni di dover allontanare dei migranti dalle proprie strutture. Recentemente, per esempio, diverse strutture cristiane preposte all'accoglienza dei migranti sono tutte state chiuse nello Stato di Hessen.

Aperte lo scorso anno come centri di accoglienza, in un periodo in cui gli arrivi erano di circa 1600 persone al giorno, esse avevano contribuito a gestire l'emergenza. Ora sembra però che non vi sia la disponibilità a ,andare avanti tali progetti, dato che è evidente che la situazione di emergenza è costante.

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