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"Hanno detto": le dichiarazioni più importanti sulla Cina

Dall'ambasciatore italiano in Cina Luca Ferrari a Mario Boselli, presidente dell'Istituto Italo-Cinese: ecco le dichiarazioni più importanti riguardanti la Cina rilasciate nelle ultime settimane

"Hanno detto": le dichiarazioni più importanti sulla Cina

Di seguito ecco alcune delle dichiarazioni più importanti riguardanti la Cina e rilasciate nelle ultime settimane.

“Il tema dello sviluppo della Cina è un tema mondiale. Questo Paese ha avuto in questi dieci anni un progresso pari a nessun altro Paese al mondo, è uno sviluppo principalmente interno nel benessere delle masse popolari, nell’uscita della povertà per milioni di persone, è anche un segno della modalità dello sviluppo all’interno di una società gestita in modo collettivo. Il mondo globalizzato ha spesso puntato sulle individualità, la Cina punta sulle collettività, un benessere esteso a centinaia di milioni di persone, che si sviluppano con un indirizzo di pace, perché è un Paese vive di politica interna, in questo caso una politica di sviluppo, di uguaglianza, di crescita sociale; e vive anche della politica estera, una politica di pace, di sviluppo del commercio, di multilateralismo. Credo che questo sia un indirizzo importante per il mondo, perché va nella direzione dello sviluppo multilaterale del commercio, della libertà di commercio, sotto un’insegna, una bandiera, che è quella della pace.”

Marco Rizzo, Segretario generale del Partito Comunista italiano

“La cosa più bella che abbia fatto la Cina, che è, nel senso di vera democrazia, accesso alla possibilità di vivere in modo normale da parte delle popolazioni, è sconfiggere la fame. Questo è il grande merito e certamente il partito è quello che l’ha realizzato. Però io ho riflettuto su come mai ciò sia stato possibile e io credo che ci sia una parola che viene raramente utilizzata, ma che credo sia la più valida per descrivere il processo che permette di fare certe cose: quello della meritocrazia."

Mario Boselli, Presidente dell’Istituto Italo-Cinese, Presidente dell’Italy China Council Foundation

Da Luca Ferrari a Federico Roberto Antonelli

“Questa crescita cinese è avvenuta non a danno dello sviluppo di altri paesi, ma in definitiva contribuendo ad una crescita della ricchezza mondiale e ad un aumento degli scambi, delle relazioni nel mondo globale. In particolare credo che la Cina abbia contribuito in modo significativo anche a far uscire una parte dei paesi più poveri, penso all’Africa, da una condizione di marginalità. Oggi siamo di fronte a nuove sfide e questo Paese deve assumersi le sue responsabilità per rilanciare la crescita mondiale.”

Massimo D’Alema, Ex Presidente del Consiglio italiano, Presidente della Fondazione Italianieuropei

“Il rapporto economico tra Italia e Cina non è soltanto basato sul commercio, il commercio è una componente: bisogna ricordarci che ci sono più di 1300 o 1400 imprese italiane in Cina, che producono in Cina, per la Cina e per l’Asia e dunque fanno dei guadagni anche piuttosto rilevanti. Ci sono a loro volta circa 800 società cinesi in Italia o società italiane di proprietà cinese, le quali a loro volta hanno un indotto estremamente grande, danno lavoro a tantissima gente, per cui bisogna capire che l’integrazione riguarda anche gli investimenti italiani in Cina e cinesi in Italia, che sono importanti e rilevanti.”

Luca Ferrari, Ambasciatore d’Italia in Cina

“L’Italia e la Cina rappresentano due grandi culture di grandi civiltà e quindi potrebbero fare dei prodotti che tutto il mondo potrebbe usufruire e godere, e credo che su quello è il settore che si può fare di più.”

Federico Roberto Antonelli, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura dell’ambasciata italiana in Cina

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