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"I jihadisti esistono ancora": quello che si sa sul terrorista di Bruxelles

Età apparente: 35 anni. Camicia chiara, sesso maschile: è il mancato attentatore che ha cercato di seminare la morte questa sera, verso le 21, alla Stazione Centrale di Bruxelles

"I jihadisti esistono ancora": quello che si sa sul terrorista di Bruxelles

Età apparente: 35 anni. Camicia chiara, sesso maschile: è il mancato attentatore che ha cercato di seminare la morte questa sera, verso le 21, alla Stazione Centrale di Bruxelles. Non ci è riuscito, ma la paura torna nella città che poco più di un anno fa venne colpita da un attacco micidiale al suo aeroporto. Dinamica dei fatti ancora da chiarire, ad iniziare dal luogo esatto dell'esplosione o delle esplosioni: una o due, nel mezzanino o nella hall. A quanto pare l'uomo, che indossava anche una cintura esplosiva, ha fatto saltare un trolley nell'ammezzato per poi scendere si binari 3 e 4. Urlando frasi inneggianti ad Allah e al fatto che "i jihadisti esistono ancora".

Nonostante le battaglie perse in Siria ed Iraq, verrebbe da intendere. I militari aprono il fuoco e l'uomo è "neutralizzato", "ferito", "abbattuto". Concetti simili ma radicalmente diversi. Nel frattempo scattano le misure antiterrorismo messe a punto dopo gli attacchi del marzo dello scorso anno. Sgomberate immediatamente la Stazione Centrale, ma anche quella del Nord e quella del Midi. Sgomberata anche la Grand Place, che è a pochi passi dalla Centrale e viene ritenuta un luogo particolarmente sensibile. Anche la metropolitana viene chiusa in almeno due linee. Momenti di vero panico, anche se per fortuna sono pochi. Le strade del centro infatti sono piene di giovani, spinti ad uscire anche da una serata particolarmente calda. Intanto si precisa: l'esplosione è stata di bassa intensità, l'uomo è a terra, sicuramente raggiunto dai colpi d'arma da fuoco delle forze dell'ordine; arrivano gli artificieri perchè addosso ha ancora la cintura esplosiva, o una parte di essa. Fili sospetti escono dalla camicia. Non si sa se sia vivo o morto. Ma la frase chiave è quella del procuratore Eric Van der Stypt: "è terrorismo". Anche se non ci sono vittime tra la gente, e l'unica eventuale è l'attentatoer.

Intanto si torna alla normalità, ma è una normalità che sa di paura.

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