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I migranti di Calais si cuciono le labbra per protesta

Per protestare contro lo sgombero della "Giungla", questa mattina alcuni migranti si sono cuciti le labbra con ago e filo: "Dov'è la nostra libertà?"

I migranti di Calais si cuciono le labbra per protesta

Non accenna a calare il livello della tensione a Calais, sulla sponda francese della Manica. I migranti accampanti nel campo comunemente noto come "La Giungla" hanno dato vita a una forma di protesta estrema contro l'ordinanza di sgombero emessa dal tribunale di Lille e quindi eseguita dalla polizia a partire da lunedì.

Diversi profughi si sono infatti cuciti le labbra con ago e filo, esibendo cartelli in cui domandano quale sia il concetto di libertà e democrazia del governo francese: "Siamo umani - si può leggere sui fogli di carta esposti davanti agli obiettivi dei fotografi - Dov'è la nostra democrazia? Dov'è la nostra libertà?"

Già dalla giornata di lunedì le operazioni di sgombero della "Giungla" non avevano potuto procedere speditamente per le proteste dei migranti e delle associazioni non governative: alcune baracche erano state date alle fiamme e gli agenti francesi avevano bersagliato i profughi con gas lacrimogeni dopo essere stati a propria volta raggiunti da una fitta sassaiola.

Si calcola che le persone che debbano essere ricollocate in nuovi alloggi dopo lo sgombero di questi giorni siano almeno 3400.

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