Iran, svelato nuovo sistema missilistico di difesa aerea

Il Khordad 15 è il nuovo sistema missilistico di difesa aerea sviluppato dall'Iran. È in grado di rilevare piattaforme a bassa osservabilità

Iran, svelato nuovo sistema missilistico di difesa aerea

Il Ministero della Difesa della Repubblica Islamica dell'Iran, ha svelato il nuovo sistema missilistico di difesa aerea mobile denominato Khordad 15. Quest'ultimo è stato formalmente consegnato alla Forze di difesa aerea dell'esercito iraniano.

Iran, sistema di difesa anti-missile Khordad 15

Il “sistema nazionale di difesa aerea” Khordad 15, è stato svelato dal Ministro della Difesa iraniano Amir Khatami, durante una solenne cerimonia che si è svolta a Teheran. In base alle informazioni diramate dagli iraniani, il Khordad 15 è in grado di rilevare molteplici bersagli aerei, droni e missili da crociera compresi, entro un raggio di 150 chilometri ed ingaggiarli ad una distanza massima di 120 chilometri. Secondo il Ministro Khatami, il sistema mobile Khordad 15 è in grado di rilevare piattaforme a bassa osservabilità entro un raggio di 85 chilometri, con capacità di ingaggio massima di 45 chilometri. L’altitudine operativa limite del Khordad 15 è di 27 chilometri, per un raggio massimo di 75 chilometri. Il nuovo sistema indigeno di difesa aerea dell’Iran, entrato ufficialmente in servizio con le forze di difesa aerea della Repubblica islamica, è in grado di intercettare simultaneamente fino a sei bersagli. Minimi i tempi di preparazione diramati, con lanciatore pronto al fuoco in poco meno di 5 minuti.

L’architettura Khordad 15 è strutturata sui missili a lungo raggio Sayyad-3, entrati in produzione di massa nel luglio del 2017, che armano diversi sistemi di difesa come il Talash 2/3 ed il Bavar 373. Il Sayyad-3 presenta un diametro simile a quello del Sayyad-2, ma è leggermente più lungo ed implementa nuove superfici di controllo. Altrettanto interessanti sono i contenitori di lancio dei missili (caldi in stile USA) che sebbene ancora generalmente simili al RIM-66B, sono stati completamente riprogettati ed, ormai, interamente fabbricati in Iran. I missili Sayyad-3, progettati per intercettare minacce aeree a medio e lungo raggio, hanno una portata operativa di 120 chilometri per un'altitudine massima di 27 chilometri. Da rilevare che il Sayyad-3 equipaggia anche il sistema missilistico terra-aria di difesa aerea mobile Bavar 373, che si ispira all’S-300 russo. Presentato ufficialmente il 20 marzo scorso, il Bavar 373 è stato introdotto per la prima volta nell'agosto del 2016. Secondo gli iraniani, il Bavar 373 è diretto concorrente del sistema missilistico russo S-300.

Iran, i missili Sayyad

Come la maggior parte delle armi iraniane, la famiglia missilistica Sayyad trae le sue origini dall'hardware militare straniero. Il missile Sayyad 1, ad esempio, deriva dal sistema russo SA-2 della Guerra Fredda.

Il Sayyad-2 è basato sull'americano SM-1 (RIM-66), che Teheran avrebbe ricevuto dagli Stati Uniti prima della rivoluzione islamica del 1979. Nel 2013, gli S-200 della Repubblica Islamica furono armati con i missili Sayyad-2.

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