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Iraq, il parlamento ha approvato la mozione contro la presenza di truppe Usa nel paese

La mozione è passata con 170 voti favorevoli ed è stata approvata grazie al fronte tornato compatto tra i partiti sciiti

Iraq, il parlamento ha approvato la mozione contro la presenza di truppe Usa nel paese

Riunito in sessione straordinaria, il parlamento iracheno ha approvato nelle scorse ore una mozione contro la presenza delle truppe americane nel paese.

È questa, di fatto, la prima risposta politica arrivata da Baghdad dopo l’operazione americana che, lo scorso giovedì sera, ha portato alla morte del generale iraniano Qassem Soleimani. Il raid è avvenuto quando il numero uno della brigata Al Quds dei pasdaran, è uscito dal perimetro dell’aeroporto della capitale irachena.

Un’azione quindi che, seppur inquadrabile nel contesto delle tensioni lungo l’asse Washington – Teheran, è avvenuta in territorio iracheno. Da qui la convocazione del parlamento in sessione straordinaria, con all’ordine del giorno la mozione sopra accennata.

Per avere la maggioranza, il testo doveva essere approvato da almeno 150 parlamentari. Così come sottolineato dalla tv irachena, che ha trasmesso la seduta parlamentare in diretta televisiva, sono stati 170 i voti a favore della mozione.

Una maggioranza ampia e non scontata. Infatti, il parlamento iracheno uscito fuori dalle elezioni del maggio 2018, appare molto frammentato e suddiviso in diversi partiti che rappresentano le tante anime di cui è composto il paese arabo.

È risultato essere molto compatto il fronte sciita ed anche in questo caso l’esito non era affatto scontato. Gli sciiti, che rappresentano la maggioranza della popolazione, sono divisi sul fronte politico al loro interno. Da un lato vi è la coalizione guidata da Moqtad Al Sadr, il quale non vede di buon occhio un’alleanza con l’Iran, dall’altro lato invece vi sono le liste raggruppate nella coalizione “Fatah”, molto vicine alle milizie anti Isis e dunque collegate a doppio filo con Teheran. In mezzo, i partiti che hanno come riferimento gli ex premier Al Abadi ed Al Maliki.

Divisioni evidentemente superate dopo il blitz di giovedì sera contro Soleimani. Alcuni voti favorevoli sono arrivati da deputati sunniti, anche se le delegazioni dei rappresentanti della comunità sunnita e di quella curda in buona parte non si sono presentate all’interno dell’aula parlamentare.

La mozione approvata impegna, nello specifico, “il governo a lavorare per porre fine alla presenza di truppe straniere in Iraq” e difendere contestualmente la sovranità del paese arabo. Inoltre, i parlamentari hanno chiesto all’esecutivo di interrompere l’accordo che prevede la presenza di soldati Usa per i prossimi quattro anni in nome della lotta all’Isis. La palla adesso dunque passa al governo, guidato dal premier dimissionario Al Madhi.

Quest’ultimo ieri a Baghdad era tra i partecipanti al corteo funebre che ha accompagnato la bara di Soleimani nelle strade della capitale.

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