Iraq, tre miliziani di Isis uccisi da un branco di cinghiali selvatici

Alcuni profughi in fuga da Kirkuk hanno trovato i cadaveri di tre combattenti delle Bandiere nere che sarebbero stati caricati a morte da un branco di cinghiali

Iraq, tre miliziani di Isis uccisi da un branco di cinghiali selvatici

Tre miliziani dell'Isis sarebbero stati uccisi da un branco di cinghiali selvatici non lontano da Kirkuk, nell'Iraq centro-settentrionale. Gli animali li avrebbero sorpresi disarmati mentre tentavano di disertare consegnandosi ai combattenti curdi, caricandoli e ferendoli a morte.

Secondo il vicecomandante dei servizi di intelligence curdi nella regione Azad Jelal, sentito dal quotidiano britannico The Telegraph, i tre combattenti delle Bandiere nere si trovavano nei pressi di un check-point dei peshmerga a cui evidentemente intendevano arrendersi, quando sono stati sorpresi dal branco e non sono riusciti a sopravvivere all'incontro.

"Alcuni profughi hanno notato i corpi nei pressi di una fattoria e ce lo hanno riferito - spiega Jelal - Alcuni giorni dopo l'Isis ha iniziato una caccia selvaggia a tutti i suini dell'area." I combattenti curdi non sono riusciti a recuperare i corpi a causa degli scontri a fuoco che si protraevano nella zona, ma è probabile che lo abbiano fatto gli altri miliziani dell'Isis, impegnati in una sorta di grottesca "operazione vendetta" contro animali che, oltretutto, per la religione islamica sono considerati impuri.

A Kirkuk

l'Isis conserva il controllo di alcune aree limitate, dove sopravvive senza troppi problemi poiché il grosso delle forze dell'esercito regolare iracheno è ancora impegnato a nord nell'offensiva contro Mosul.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica