Isis, il trailer di minacce in stile videogioco: "La lotta è appena iniziata"

Grafica da Playstation e linguaggi cinematografici per attrarre i giovani musulmani d'Europa. SOSTIENI IL REPORTAGE

Isis, il trailer di minacce in stile videogioco: "La lotta è appena iniziata"

Esplosioni, veicoli in fiamme e soldati occidentali stesi a terra senza vita: il tutto in puro stile videogioco. L'ultimo video di minaccia rilasciato dall'Isis, che prende di mira il presidente Usa Obama e la Casa Bianca, è montato come un trailer cinematografico a metà tra il film di guerra e un videogame, con tanto di sigla finale "Flames of War - Fightins has just begun"

"Fiamme di guerra - il combattimento è appena iniziato": l'avvertimento è chiarissimo, inequivocabile dopo poco meno di novanta secondi in cui i militari occidentali sono raffigurati avvolti dalle fiamme, in macabri fotogrammi alternati a immagini di armi automatiche e bazooka. A rendere il tutto ancora più inquientante, la scritta finale "coming soon", come nel trailer di un film.

Due particolari - i riferimenti ai videogiochi e l'uso di linguaggi cinematografici come la slowmotion e la scritta "coming soon"- che fanno pensare che il filmato sia stato realizzato soprattutto per attrarre i giovani americani ed europei.

Nelle sequenze finali la Casa Bianca viene ripresa di notte e con un'inquadratura che ricorda una macchina in movimento che avanzi verso la dimora presidenziale a gran velocità. Uno stacco, ed ecco un'altra scena in cui un uomo mascherato di nero punta una pistola alla testa di alcuni prigionieri inginocchiati di fronte a lui.

Le uniche parole distinguibili sono quelle con cui il presidente Obama si impegnava a non tornare militarmente in Iraq: "Le truppe americane non torneranno a combattere in Iraq".

Il filmato è stato rilasciato dall'Al-Hayat Media Centre, che già in passato aveva pubblicato diverso materiale propagandistico di Isis in lingua inglese, e poi rilanciato da siteintelgroup.com.

La sua pubblicazione segue di poche ore le notizie, rilasciate dal Pentagono, di nuovi raid aerei nella zona di Bagdad.

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