Gli italiani all'estero ​ai tempi del coronavirus

Le difficoltà dei cittadini italiani all'estero di rientrare in patria: dalle frontiere chiuse al traffico aereo sospeso o ridotto. Ecco come fare

Gli italiani all'estero ​ai tempi del coronavirus

Ai tempi del coronavirus, per gli italiani all'estero, tornare in patria non è una passeggiata. Anche i Paesi dell'area Schengen, infatti, hanno chiuso o messo in atto misure restrittive alle frontiere.

Gli italiani all'estero

Nei giorni scorsi, il traffico aereo e ferroviario verso il nostro Paese è stato sospeso o ridotto. Per questo, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, aveva annunciato di essere al lavoro per i rimpatri, suggerendo a tutti i cittadini italiani di contattare l'ambasciata. Tuttavia, sono arrivate segnalazioni da parte di studenti in difficoltà: telefoni che squillano senza risposta, proposte di biglietti aerei costosissimi e voli di rimpatrio proposti e poi cancellati. L'Unione degli universitari aveva reso nota la situazione, sottolineando: "È un diritto di ogni cittadino poter tornare nel proprio Stato. Il Ministro passi dalle dirette su Facebook ai fatti: si diano istruzioni chiare alle ambasciate italiane, si organizzino voli di rimpatrio in quei casi in cui una soluzione alternativa e poco costosa non sia disponibile, e si diano subito risposte certe alle migliaia di cittadini italiani oggi all'estero e che stanno vedendo un loro diritto calpestato".

La situazione in Germania

E una delle situazioni più difficili sembra essere quella degli italiani in Germania. Secondo quanto riporta ItaliaOggi, infatti, oltre ai numerosi cittadini spostatisi a Berlino registrandosi regolarmente all'Aire, il registro degli italiani residenti all'estero, ci sarebbe anche una fetta di irregolari. E ora, chi non è registrato all'Aire si ritrova in un Paese straniero, probabilmente senza lavoro, a causa delle chiusure di locali, ristoranti e negozi, e senza garanzie. Non si sa con precisione quanti siano, proprio perché non si sono iscritti tra gli italiani in Germania, magari perché "in attesa di un posto sicuro" o per non perdere l'assistenza sanitaria italiana. I nostri concittadini a Berlino, ufficialmente, sarebbero circa 26mila, secondo i dati riportati da ItaliaOggi, ma a detta delle autorità tedesche potrebbero essere 40mila.

Come tornare

Tornare a casa non risulta sempre semplice, dato che molti Paesi hanno sospeso i collegamenti ferroviari con l'Italia e reso difficili quelli in auto. Ridotti anche i voli delle compagnie aeree low cost, mentre rimane operativa Alitalia, che ha predisposto anche dei voli speciali per i rimpartri, insieme ad altre compagnie, rimaste a disposizione per aiutare gli italiani all'estero.

Per i nostri concittadini che vogliano fare rientro nella Penisola, il riferimento è il sito dell'Unità di crisi della Farnesina, dove sono presenti schede specifiche per ogni Paese, con l'aggiornamento della situazione e i suggerimenti per poter rientrare nel nostro Paese. Sul sito è presente anche un portale, dove poter registrare la propria posizione, per essere contattati dal Ministero degli Affari esteri in caso di emergenza.

Gli studenti che si trovano all'estero, invece, possono contattare anche la propria università in Italia: alcuni atenei, infatti, sono

in contatto con la Farnesina, per dare vita ad azioni utili ai rimpatri. Infine, è utile consultare i siti delle ambasciate italiane nei singoli Paesi esteri, che forniscono informazioni per il rimpatrio

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