Mondo

Kenya, il capo della polizia: "Silvia è viva". Identificati 3 sospetti rapitori

La cooperante milanese sarebbe nelle mani di tre banditi

Kenya, il capo della polizia: "Silvia è viva". Identificati 3 sospetti rapitori

"Silvia Romano è viva, non abbiamo dubbi". Le prime notizie sulle condizioni della cooperante italiana, a quasi quattro giorni dal rapimento, arrivano dal responsabile della polizia kenyana per tutti i distretti della costa. La famiglia della 23enne può tirare un sospiro di sollievo, ma ancora non ci sono elementi sulla possibile liberazione della giovane milanese.

Noah Mwivanda, capo della polizia per l'area est del Kenya, ha parlato con Repubblica. Queste le sue dichiarazioni: "Silvia si trova nella foresta in mano a tre degli assalitori. Gli altri cinque sono scappati, e ne abbiamo perse le tracce. Di lei invece abbiamo la localizzazione e le impronte. Siamo certi che sia lei perche in caso contrario i tre banditi avrebbero preso tutt’altra direzione, come i loro complici". La convinzione che Silvia sia viva viene dall'utilizzo di “apparati tecnologici” impiegati per le ricerche. Si tratterebbe nello specifico di visori termici, in grado di rilevare il calore dei corpi anche nella foresta e permettere l’inseguimento dei criminali.

E tre presunti rapitori sono stati identificati dalle forze dell'ordine locali. La polizia ha diramato le foto e posto una taglia su tre sospetti: Ibrahim Adan Omar, Yusuf Kuno Adan e Said Adan Abdi. La taglia è di circa 8.600 euro a persona, per un totale di circa 26mila euro, per chi fornirà informazioni utili per il loro arresto. I tre banditi sarebbero "armati e pericolosi", secondo quanto si legge in una nota.

Anche un'altra fonta, che preferisce rimanere anonima ma sarebbe "molto vicina alla giovane milanese", ha confermato la notizia che Silvia è viva. Mwiwanda, arrivato due giorni fa a Malindi per coordinare le operazioni di ricerca, aggiunge: "Siamo vicini. L’area è molto estesa - oltre 40mila chilometri quadrati - e per questo abbiamo ancora bisogno di tempo. Ma sappiamo la direzione che hanno preso. Per quanto riguarda il movente non sappiamo ancora nulla, ma siamo propensi ad escludere un atto terroristico".

Sarebbe dunque confermata la prima ricostruzione degli inquirenti kenyani, secondo i quali un gruppo di persone aveva affiancato il commando di rapitori fornendo assistenza per l'operazione. Finora sono state arrestate dalle forze dell'ordine una ventina di persone che potrebbero avere informazioni sull'attacco. Ieri la Farnesina aveva fatto filtrare moderato ottimismo rispetto alle condizioni di Silvia Romano. E il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, aveva commentato: "È un episodio terribile. Le autorità del Kenya si stanno impegnando, naturalmente c'è il massimo riserbo".

Intanto un poliziotto kenyano ha raccontato un fatto singolare, che se confermato potrebbe aprire un'altra pista nelle indagini: “Silvia è una mia amica.

È venuta qui, sola, due settimane fa, per denunciare un abuso sessuale su un minore, avvenuto nel suo villaggio”.

Commenti