Poco dopo le 21:00, con il suono dell'allarme aereo avvertito in tutta la città, gli abitanti di Kiev hanno capito di essere entrati nella fase più delicata della battaglia per la conquista della capitale ucraina.
Del resto nel pomeriggio le notizie arrivate dal Cremlino non lasciavano spazio a dubbi. Dalla capitale russa hanno fatto sapere di voler riprendere ad attaccare su tutte le direttrici. Kiev, già circondata dalla nottata precedente, era quindi destinata ad essere nel mirino dell'esercito russo. L'obiettivo di Mosca sarebbe quello di prendere il prima possibile la città più grande del Paese e riportare un'importante vittoria militare.
I primi scontri di serata
Quando le sirene hanno iniziato a suonare Kiev era comunque quasi deserta. Dalle 17:00 vigeva il coprifuoco, la gente era rinchiusa a casa oppure all'interno dei rifugi ricavati nelle cantine oppure all'interno delle gallerie della metropolitana.
Nel silenzio di una capitale rimasta spettrale, da alcuni quartieri hanno iniziato ad essere nettamente percepiti intensi rumori di colpi di artiglieria. Ad essere interessata è stata soprattutto la zona denominata “Manhattan City”, caratterizzati da diversi grattacieli residenziali. È qui che, all'altezza di Peremohy Avenue, una delle arterie più importanti della zona occidentale di Kiev, si è iniziato a sparare.
Video of the clashes near the Manhattan City Apartment Complex along Peremohy Avenue in #Kyiv pic.twitter.com/KtnJ6Q2u9G
— Michael A. Horowitz (@michaelh992) February 26, 2022
Le deflagrazioni causate dai colpi di artiglieria hanno riecheggiato in tutta la città per diversi minuti. Segno della violenza dei combattimenti che hanno iniziato a coinvolgere le zone più vicine al centro della capitale. La situazione è diventata subito tesa, con le autorità locali che hanno definitivamente chiuso al transito le vie del quartiere.
Panico alla stazione
Non lontano da Manhattan City si trova la stazione centrale di Kiev. Nel momento in cui sono iniziati i bombardamenti, molta gente si trovava all'interno dello scalo ferroviario per prendere gli ultimi treni disponibili per fuggire dalla città. Si tratta di convogli in gran parte diretti verso Leopoli e le regioni occidentali, dove le condizioni di sicurezza, nonostante altri raid segnalati pomeriggio, dovrebbero essere migliori.
In stazione si è scatenato il panico, anche perché un blackout ha lasciato al buio la struttura. Le autorità locali hanno fatto sapere di aver interrotto il traffico ferroviario e aver evacuato lo scalo. I viaggiatori in quel momento presenti sono stati fatti accomodare all'interno dei bunker sotterranei.
Si attende una nottata molto lunga
Gli scontri di Manhattan City sono cessati dopo circa un'ora. Non hanno rappresentato il via definitivo alla battaglia per la presa di Kiev, ma potrebbe essere il segnale dell'imminenza di una nuova escalation.
Intanto per la città si rincorrono voci spesso rivelatesi poi false. Si era ad esempio diffusa la notizia di un bombardamento su un ospedale pediatrico, ma in realtà fonti interne del nosocomio hanno smentito. Si è registrata però una vittima. Un bambino è stato colpito durante i combattimenti ed è morto durante il trasporto in ospedale. Inizialmente il decesso era stato attribuito proprio agli effetti del bombardamento mai avvenuto.
Poco prima della mezzanotte locale invece, quando in Italia erano le 23:00, fonti social hanno parlato di paracadutisti aviotrasportati su Kiev. Anche in questo caso però la notizia non è stata confermata. I testimoni nella capitale ucraina hanno dichiarato che in realtà i riflessi bianchi avvistati in cielo e scambiati per paracadutisti erano invece segnali della contraerea. La situazione a ogni modo rimane tesa. Poco fa la Cnn ha parlato di “imminente grande bombardamento” su Kiev e per la notte sono previste nuove incursioni.
Bombardato deposito a sud di Kiev
Una violenta esplosione ha scosso il territorio attorno la capitale poco dopo mezzanotte. Il cielo di Kiev si è illuminato di rosso. Si è pensato all'inizio dell'attesa fase di bombardamenti. Ma si è trattato di un'incursione avvenuta a Vasylkiv, cittadina a 40 km a sud della capitale, dove ha sede un aeroporto bersagliato sabato dall'esercito russo. L'esplosione ha coinvolto un deposito di carburante probabilmente colpito dall'aviazione di Mosca. Si è sviluppato un incendio con le fiamme in parte visibili anche dalla periferia di Kiev. In città comunque si avverte il rumore di spari in alcuni quartieri occidentali.
New video from Vasilkova
— NEXTA (@nexta_tv) February 26, 2022
Thick pillars of smoke in the sky and intense fire
Mayor Vasilkova confirmed that an oil depot is on fire as a result of an enemy missile hit pic.twitter.com/qax74X5MNm
Le misure contro la Russia di Ursula Von Der Leyen
Mentre a Kiev si combatte, a Bruxelles dalla presidenza della commissione europea sono arrivate indiscrezioni circa le nuove sanzioni previste contro Mosca. Dall'esclusione dal sistema internazionale Swift, al congelamento degli attivi della Banca centrale, passando per il blocco degli asset degli oligarchi russi sui mercati europei, statunitensi e canadesi: dovrebbero essere queste le misure sottoscritte dal presidente della commissione, Ursula Von Der Leyen.
"Si tratta di misure che incideranno sulla capacità di Putin di
finanziare la sua guerra e avranno un effetto sulla sua economia - ha dichiarato il capo dell'esecutivo euroepo - Quello che vorrebbe fare è distruggere l'Ucraina ma quello che sta facendo è distruggere il futuro del suo Paese."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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