Guerra in Ucraina

"Stiamo studiando il piano di pace". Kiev apre alla bozza italiana

Kiev apprezza il piano italiano ma ha fatto sapere che ogni decisione politica dovrà "rispettare la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina"

"Stiamo studiando il piano di pace". Kiev apre alla bozza italiana

Kiev ha accolto con favore la proposta di mediazione italiana per arrivare alla pace nella guerra in Ucraina. Il governo ucraino "sta studiando" il piano messo sul tavolo dall’Italia, ha fatto sapere Oleg Nikolenko, portavoce del Ministero degli Esteri.

Il piano italiano e le condizioni di Kiev

Nikolenko ha sottolineato che il Ministero accoglie con favore tutti gli sforzi internazionali per riportare la pace. In ogni caso, ha aggiunto il funzionario secondo quanto riportato dall’agenzia Interfax, ogni decisione politica dovrà "rispettare la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina nelle sue frontiere riconosciute a livello internazionale".

"La parte italiana ha condiviso la sua visione dei modi per porre fine alla guerra della Russia contro l'Ucraina. Attualmente sono allo studio proposte pertinenti", ha ribadito Nikolenko. "Accogliamo con favore qualsiasi sforzo internazionale per ristabilire la pace sul suolo ucraino e in Europa. Allo stesso tempo, qualsiasi decisione politica deve essere basata sul rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina all'interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti", ha aggiunto lo stesso portavoce.

In altre parole, la posizione espressa dall’Italia ha senza ombra di dubbio fatto piacere all’Ucraina, anche se l’eventuale road map verso la pace dovrà tenere in considerazione tanto la sovranità quanto l’integrità territoriale di Kiev.

Nel frattempo Mario Draghi ha raccontato gli sforzi fin qui effettuati per ottenere quanto meno una tregua. "A Putin ho detto "la chiamo per parlare di pace", e lui mi ha detto "non è il momento". "La chiamo perché vorrei un cessate il fuoco", "non è il momento". "Forse i problemi li potete risolvere voi due (con Biden ndr), perché non vi parlate?", "Non è il momento", ha svelato il premier italiano. "Ho avuto più fortuna a Washington parlando con il presidente Biden; solo da lui Putin vuol sentire una parola e gli ho detto che telefonasse. Il suggerimento ha avuto più fortuna perché i loro ministri si sono sentiti", ha concluso.

Borrell: "Russi devono ritirarsi da territorio ucraino"

L’Alto rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell, ha spiegato di aver preso nota dell’annuncio italiano. "Noi dell'Ue appoggiamo tutti gli sforzi per cercare di raggiungere la conclusione del conflitto, ma il cessate il fuoco, dalla prospettiva europea, passa da una immediata interruzione dell'aggressione e il ritiro incondizionato delle truppe russe al di fuori del territorio dell'Ucraina e le condizioni per questo cessate il fuoco le deve decidere l'Ucraina", ha ribadito lo stesso Borrell.

"Faccio un appello – ha continuato Borrell - affinché gli europei mantengano l'unità su tutti i fronti, diplomatico e militare, per quanto riguarda l'aggressione russa dell'Ucraina". "Noi adesso, a livello dell'Ue, cerchiamo di appoggiare l'Ucraina e facciamo tutti gli sforzi diplomatici per arrivare a un cessate il fuoco", ha chiarito, ancora, Borrell. "Però - ha concluso - vogliamo anche che l'Ucraina arrivi ai negoziati, quando questi avranno luogo, in una posizione di forza".

Ricordiamo che il piano italiano per la pace in Ucraina, come ha svelato Repubblica, prevede un percorso in quattro tappe.

Sotto la supervisione di un Gruppo internazionale di Facilitazione (GIF) si dovranno affrontare, nell’ordine, le seguenti questioni: il cessate il fuoco, la possibile neutralità dell'Ucraina, le questioni territoriali - in particolare Crimea e Donbass - e un nuovo patto di sicurezza europea e internazionale.

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