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"Kim Jong-nam morto in 20 minuti per paralisi"

I risultati dell'autopsia sul corpo di Kim Jong-nam: "La quantità di Vx nel corpoera talmente elevata che ha colpito immediatamente cuore e polmoni. La morte è arrivata nel giro di 15-20 minuti dopo il contatto"

"Kim Jong-nam morto in 20 minuti per paralisi"

La morte si Kim Jong-nam, il fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong-un, sarebbe stata velocissima. Secondo le autorità malesi è morto in quindici massimo venti minuti, dopo
essere stato esposto all'agente nervino VX all'aeroporto di Kuala Lumpur. Lo ha reso noto il ministro della Sanità malese, Sathasivam Subramaniam, precisando che "l'agente chimico ha provocato una gravissima paralisi" che ha ucciso l'uomo in un lasso di tempo molto breve. "La quantità di Vx nel corpo era talmente elevata che ha colpito immediatamente cuore e polmoni, l’assorbimento del veleno è stato molto rapido". La morte "è stata molto dolorosa".

Ieri Andreano Erwin, vice ambasciatore d’Indonesia in Malaysia, aveva fatto sapere che Siti Aisyh, una delle due donne arrestate per sospetto coinvolgimento nell’assassinio, avrebbe ricevuto un compenso di circa 85 euro per compiere il gesto. Lei avrebbe accettato perché pensava si trattasse di un semplice scherzo televisivo, una comparsata in cui avrebbe dovuto spruzzare sul volto dell'uomo un "innocuo olio per neonati", ignara che fosse il micidiale agente Vx. In custodia, oltre alle due donne, c’è anche un cittadino della Corea del Nord, ma gli inquirenti ne stanno ricercando altri sette, quattro dei quali sarebbero nel frattempo rientrati in patria. Uno dei ricercati che invece si troverebbe tuttora in Malaysia è un funzionario dell’ambasciata di Pyongyang, tale Hyon Kwang Song, che gode di immunità diplomatica: il capo della polizia della capitale, Abdul Samah Mat, fa sapere che le leggi locali consentono di "imporre di presentarsi" a chiunque rifiuti di collaborare alle indagini.

Le autorità malesi intanto hanno assicurato che "nessuna sostanza tossica" è stta trovata nell'aeroporto di Kuala Lumpur, dove è avvenuto l'avvelenamento.

"Come risultato delle indagini confermiamo che non è stata riscontrata la presenza di materiale tossico nel terminal KLIA2, che quindi viene dichiarato zona sicura", ha detto il funzionario di polizia che sta seguendo l'indagine.

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