Guerra in Ucraina

"Hanno preso due navi". Cambia la battaglia per il porto decisivo

Eduard Basurin, portavoce militare dei separatisti filorussi del Donetsk, ha fatto sapere che i "nazionalisti ucraini" in ritirata da Mariupol avrebbero catturato due navi straniere prendendo come ostaggi i marinai a bordo

"Hanno preso due navi". Cambia la battaglia per il porto decisivo

Il porto di Mariupol di nuovo al centro del conflitto in Ucraina. A distanza di poche ore dall'abbattimento russo di una presunta nave da carico ucraina, dalla cittadina situatata nel quadrante meridionale del Paese arrivano nuove, importanti notizie.

L'accusa dei separatisti

Eduard Basurin, portavoce militare dei separatisti filorussi del Donetsk, ha fatto sapere che i "nazionalisti ucraini" in ritirata da Mariupol avrebbero catturato due navi straniere prendendo come ostaggi i marinai a bordo. "Nel porto della città di Mariupol, quel che rimane delle unità nazionaliste ucraine in ritirata ha catturato due navi straniere, Tsarevna e Lady Augusta, prendendo in ostaggio gli equipaggi", ha reso noto Basurin.

"I nazionalisti Azov sparano dai ponti con mortai da 120 mm, vari tipi di granate lanciatori e armi di piccolo calibro", ha aggiunto lo stesso Basurin, spiegando che non è chiara la sorte dell'equipaggio. "La Milizia popolare della Repubblica popolare di Donetsk, insieme alle Forze armate della Federazione Russa, sta facendo tutto il possibile per salvare le vite dei marinai catturati", ha aggiunto.

"A Mariupol Rastrellamenti in corso"

Mentre i filorussi hanno acceso i riflettori sul sequestro delle due imbarcazioni, il sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, ha lanciato l'allarme sui presunti rastrellamenti russi che sarebbero in atto nella città. "Gli occupanti russi hanno organizzato una "pulizia" dei civili a Mariupol", ha scritto Andryushchenko su Telegram. Secondo quanto affermato dal primo cittadino, le forze del Cremlino avrebbero istituito diversi posti di blocco, principalmente nei distretti di Kalmyk e Centrandryushchenko. La fonte ha aggiunto che nella città, che ormai è assediata da settimane, operano anche, a fianco delle truppe russe, i cosiddetti Kadyrovtsy, ovvero le milizie cecene.

Andryushchenko ha parlato di una "operazione di pulizia" portata avanti dai russi, i quali starebbero cercando presunti "nazisti", uccidendo persone e fotografando i loro corpi, anche con l'appoggio di uomini delle milizie della regione separatista di Donetsk. "La pulizia continua. In primo luogo, è una ricerca di nazisti. Un nazista nella comprensione dei russi è chiunque ama l'Ucraina e non si è sottomesso all'occupante", ha proseguito Andryushchenko.

La nave ucraina

Nelle ultime ore, intanto, il porto di Mariupol è stato teatro di un altro episodio da ricordare. Le navi russe hanno aperto il fuoco su una nave da carico ucraina mentre tentava di entrare nella città – pare - per evacuare i capi del battaglione nazionalista Azov. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov.

La nave battente bandiera maltese, nella ricostruzione del Cremlino, non avrebbe reagito agli avvertimenti. La guardia di frontiera russa e le navi della flotta del Mar Nero avrebbero così aperto il fuoco, ha affermato il portavoce.

"Nessuno dell'equipaggio a bordo è rimasto ferito negli spari", ha detto Konashenkov, aggiungendo che "l'equipaggio della nave ha spento l'incendio da sola" e che, dopo un'ispezione, "la nave ucraina con l'equipaggio sta venendo ora scortata al porto di Yeisk".

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