Libia, bandiere dell'Isis su Sabrata

Posti di blocco nella città patrimonio dell'Unesco, da cui arrivano notizie confuse. Poi i jihadisti se ne vanno

Libia, bandiere dell'Isis su Sabrata

Sarebbero uomini dell'Isis quelli che hanno allestito dei posti di blocco nella città libica di Sabrata, gli stessi che ieri sono sfilati con circa 30 veicoli corredati di bandiere nere d'ordinanza nella città, dal 1982 nell'elenco dei siti considerati Patrimonio dell'umanità dall'Unesco.

Fonti citate da Russia Today sostengono che l'Isis abbia dichiarato un emirato islamico nella città, ma sono voci che arrivano da Sabrata, sentite dall'Ansa, a dare una visione diversa dei fatti. I jihadisti, dopo una dimostrazione di forza, se ne sarebbero andati.

L'amministrazione comunale non conferma che un arresto di uomo che si ritiene legato al sedicente Stato islamico. Altre voci ancora - scrive Libya Herald - parlano di uomini legati ad Ansar al-Sharia, formazione tuttavia vicina ai jihadisti di Abu Bakr al-Baghdadi.

La città è a meno di due ore di strada dal confine tunisino, riaperto oggi dopo giorni in cui era stato bloccato, dopo un attentato che ha ucciso dodici guardie presidenziali a Tunisi, dove un attentatore suicida si è fatto

saltare su un autobus nel centro città.

Proprio a Sabrata si sarebbe addestrato Seifeddine Rezgui, l'uomo che uccise 38 turisti sulla spiaggia tunisina di Sousse, in un attentato rivendicato poi dal sedicente Stato islamico.

Sabratha

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