L'Italia, dopo l'Ucraina, tra i Paesi più colpiti dagli hacker

Da Kiev accusano: "I russi cercheranno di sabotare le vostre elezioni"

L'Italia, dopo l'Ucraina, tra i Paesi più colpiti dagli hacker

Un innocuo software per la contabilità. Ecco cosa c'è dietro all'attacco hacker che nella giornata di ieri ha colpito numerosi obiettivi, concentrandosi soprattutto sull'Ucraina, ma anche su Italia, Israele, Serbia, Romania, Stati Uniti, Lituania e Ungheria.

Da MeDoc, programma per computer compromesso dai pirati informatici, è partito il massiccio attacco che a Kiev ha raggiunto istituzioni finanziarie, aeroporti e anche metropolitane, tutte società che utilizzano il software e che hanno eseguito un aggiornamento.

Per questa ragione dall'Ucraina arrivano l'85% delle segnalazioni di intrusioni, ma un 10% si è invece registrato nel nostro Paese. E le autorità ucraine, con in prima linea il ministro degli Esteri, Pavlo Klimkin, puntano il dito contro Mosca, accusando i russi di essere dietro all'attacco e di avere già "provato ad attaccare la democrazia in tutto il mondo".

"Cercheranno ancora di manipolare le elezioni anche in Italia perché

l'Italia è molto importante per la Russia", accusano da Kiev, facendo anche sapere che le reti governative e "gli enti strategici, tra cui quelli impegnati nella sicurezza stradale, lavorano regolarmente". Attacco respinto.

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