L'Italia resta in Afghanistan. ​E aumenta pure il contingente

Renzi manderà più soldati italiani per compensare rientro degli spagnoli SOSTIENI IL REPORTAGE

L'Italia resta in Afghanistan. ​E aumenta pure il contingente

L'Italia resta in Afghanistan. E aumenta pure il contingente. Il governo ha, infatti, deciso di rimodulare il rientro di alcune capacità del contingente. Intervenendo alla Camera il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi ha fatto sapere che, alla fine dell'anno sarà aumentata la consistenza numerica, "in misura ritenuta idonea a compensare il rientro della parte del contingente spagnolo che era dedicata alla Force Protection".

Rispondendo a una interpellanza urgente di Massimo Artini, Rossi ha confermato la volontà del governo di "garantire il prosieguo della missione addestrativa nel settore di Herat in una cornice di sicurezza per il nostro contingente". Da qui la decisione dell'esecutivo di "rimodulare la pianificazione di rientro di alcune capacità del contingente e di aumentarne la consistenza numerica nell’ultimo trimestre dell’anno, in una misura ritenuta idonea a compensare il rientro di quella parte del contingente spagnolo che era dedicata alla Force Protection". "L’Italia, da molti anni presente in Afghanistan in una missione che ha senza dubbio garantito, rispetto alle condizioni del passato, un più elevato livello di sicurezza, partecipazione democratica e progresso sociale ed economico del Paese - ha aggiunto il sottosegretario alla Difesa - sta completando il processo di valutazione tecnica e politica relativo all’ipotesi di proseguire nel proprio impegno". Sulla base dell’esito di queste valutazioni il governo informerà tempestivamente il parlamento per consentire alle forze politiche di poter esercitare le prerogative di competenza.

L’eventuale disponibilità del Paese a continuare la missione dovrà comunque tenere conto delle valutazioni e delle decisioni che saranno collegialmente prese in ambito Nato fin dai prossimi incontri.

"Solo in tale sede, infatti, sarà possibile valutare e pianificare le esigenze da soddisfare e le misure più opportune da adottare da un punto di vista operativo e, soltanto in conformità a tali valutazioni, anche l’Italia potrà meglio individuare il contributo da rendere disponibile - ha concluso Rossi - ogni soluzione, comunque, terrà conto delle sempre prioritarie esigenze di tutela della sicurezza dei nostri uomini".

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