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L'Oms: "500 pazienti di Douma intossicati da agenti chimici tossici"

Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) circa 500 persone a Douma sono state curate nelle strutture sanitarie con sintomi coerenti all'esposizione ad agenti chimici tossici. Più di 70, rifugiatesi nelle cantine, sono morte

L'Oms: "500 pazienti di Douma intossicati da agenti chimici tossici"

Su chi abbia usato quei maledetti ga chimici a Douma (Siria) non c'è alcuna certezza. Si sa, però, che sono stati usati. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), circa 500 persone sono state curate nelle strutture sanitarie con sintomi coerenti all'esposizione ad agenti chimici tossici.

Il dato, come spiega l'agenzia speciale delle Nazioni unite, è stato formulato sulla base delle informazioni raccolte dai partner dell'Health Cluster, cioè le realtà presenti sul terreno. In particolare, i pazienti mostravano segni di grave irritazione delle membrane mucose, disturbi respiratori e problemi ai sistemi nervosi centrali. Più di settante persone che si erano nascoste nelle cantine sono morte, 43 delle quali con sintomi coerenti con l'esposizione da agenti chimici altamente tossici. Coinvolte negli attacchi anche due strutture sanitarie.

L'Oms ricorda alle parti coinvolte nel conflitto il loro obbligo di astenersi dall'attaccare le strutture e il personale medici, come da risoluzione del Consiglio di sicurezza 2286 del 2016. Inoltre sottolinea che "qualsiasi uso di armi chimiche per nuocere è illegale secondo la legge internazionale. Le norme globali contro le armi chimiche riflettono la particolare avversione per le conseguenze sproporzionate che causano agli anziani, ai più deboli, ai più giovani".

Peter Salama, vice direttore generale la preparazione e la risposta alle emergenze dell'Oms, ha commentato: "Dovremmo tutti essere indignati per queste orrende notizie e immagini da Douma", l'Oms "chiede accesso immediato senza vincoli alla zona per fornire cure alle persone colpite, per valutare i danni sanitari, per dare una risposta sanitaria pubblica globale".

L'organizzazione si sta coordinando con i partner sul terreno per aiutare gli sfollati dalla regione Ghouta est ed è pronta a fornire ulteriore assistenza alle zone nuovamente accessibili, non appena l'ingresso sarà possibile.

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