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Scatta l'operazione "London Bridge": cosa succede ora a palazzo reale

Le notizie sull'aggravamento delle condizioni di salute della regina Elisabetta II avevano allertato tutto il sistema coinvolto nell'operazione London Bridge

Scatta l'operazione "London Bridge": cosa succede ora a palazzo reale

Dal comunicato che nessun suddito avrebbe mai voluto leggere è arrivato, quello dei medici preoccupati per lo stato di salute della regina Elisabetta II, fino alla notizia della morte. Mentre l'intera famiglia reale si dirigeva in direzione della Scozia, per raggiungere il castello di Balmoral, l'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, massimo dignitario della Chiesa anglicana di cui Sua Maestà è nominalmente capo, il quale sottolineava come le sue preghiere "e le preghiere di tutta il popolo della Chiesa d'Inghilterra e della nazione" fossero oggi per la regina. Intanto, il piano "operazione London bridge" procedeva.

Il piano era già preparato da tempo in caso di morte di Elisabetta II. Una pianificazione nel dettaglio, precisa e meticolosa su tutto quello che occorre fare nel momento in cui la regina lascerà questo mondo. È stato preparato il piano per qualunque aspetto, protocollando come dovranno procedere la famiglia reale, le istituzioni, il corpo diplomatico, le forze armate e persino la Bbc. In caso di breve decorso, come sembra stia accadendo, nella fase terminale è il medico personale ad avere accesso alla sua stanza per redigere i bollettini e tenere i contatti con l'esterno.

La corte della regina farà di tutto per rispettare il protocollo, ma nell'era di internet sembra praticamente impossibile ritardare l'annuncio del decesso come avvenne per re Giorgio V nel 1936, quando il medico gli iniettò 750 milligrammi di morfina e un grammo di cocaina in un orario che consentisse al Times di riportare la notizia nell'edizione dell'indomani. A comunicare il decesso al primo ministro britannico sarà il segretario privato di Elisabetta. Subito dopo verranno avvertiti i 15 governi dei Paesi di cui Elisabetta è capo di Stato e degli altri 36 Paesi del Commonwealth. La frase in codice per annunciare la dipartita della monarca è: "London Bridge is down".

Dati gli annunci ufficiali ai Paesi direttamente coinvolti dalla morte della loro sovrana, sarà compito della Bbc dare l'annuncio ufficiale al mondo, seguendo la procedura Rats: trasmissioni interrotte e riprese con la frase "This is the Bbc from London", prima dell'annuncio. I conduttori sono chiamati a vestire a lutto, con abiti già pronti. Subito dopo l'annuncio della Bbs, un domestico, anch'esso vestito a lutto, avrà il compito di appendere un cartello, listato a lutto, alle porte di Buckingham Palace e lo stesso messaggio verrà caricato sul sito ufficiale della famiglia reale.

Attualmente la regina si trova nella sua residenza di Balmoral e, se il triste evento dovesse avvenire nel castello scozzese, la bara di Elisabetta II verrebbe posta nella cattedrale di Edimburgo per poi essere spostata tramite il "trono reale" a Buckingham Palace. Il feretro resterà esposto per quattro giorni e poi trasferito presso Westminster Hall per l'esposizione al pubblico per lo stesso numero di giorni.

I funerali dovranno essere celebrati entro nove giorni dalla comunicazione della sua morte.

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