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L'Ue fa un regalo a Erdoğan: milioni di euro per le ferrovie turche

Il sostegno economico promesso dalla Commissione Ue all'esecutivo Erdoğan ha subito suscitato malumori da parte di numerosi media occidentali e da parte dei movimenti "sovranisti"

L'Ue fa un regalo a Erdoğan: milioni di euro per le ferrovie turche

Le autorità Ue hanno in questi giorni annunciato un "imponente piano di aiuti", del valore di "centinaia di milioni di euro", diretto ad "ammodernare la rete infrastrutturale della Turchia".

Il vicepresidente della Commissione europea, Jyrki Katainen, ha di recente partecipato, ad Ankara, a una conferenza stampa insieme a Nihat Zeybekci, ministro degli Affari economici del governo Erdoğan. Durante il suo intervento, il vice di Juncker ha assicurato al Paese anatolico un "significativo contributo Ue" al fine di munire l'ex "Sublime Porta" di un "sistema dei trasporti efficiente e all'avanguardia".

Katainen ha quindi dichiarato che Bruxelles accorderà alla Turchia uno stanziamento di "275 milioni di euro", destinati principalmente alla realizzazione, nel Paese asiatico, di linee ferroviarie "ad alta velocità". Grazie al finanziamento Ue, la nazione islamica, a detta del vicepresidente della Commissione, sarà dotata di collegamenti su ferro capaci di "connetterla con il cuore dell'Europa". Tra i progetti rientranti nel "piano di aiuti" europeo per Ankara, vi è infatti lo sviluppo di una tratta ferroviaria diretta "da Istanbul a Bruxelles", la quale sarà percorsa da treni costruiti con le "tecnologie più avanzate".

Il sostegno economico promesso da Katainen all'esecutivo Erdoğan ha subito suscitato malumori da parte di numerosi media occidentali e da parte dei movimenti "sovranisti". Ad esempio, il quotidiano britannico The Daily Telegraph ha accusato la Commissione Juncker di stornare le risorse Ue dall'obiettivo di "promuovere la crescita" nel "Vecchio continente" per destinarle a vantaggio di un Paese "lontano anni luce dagli standard giuridici e democratici europei".

Critiche alla volontà Ue di sostenere l'ammodernamento delle infrastrutture anatoliche sono state espresse anche da diversi esponenti politici "sovranisti".

Marine Le Pen ha infatti duramente biasimato il piano ideato dalla Commissione a beneficio della nazione islamica e ha poi accusato i vertici Ue di "regalare al tiranno Erdoğan i soldi dei cittadini europei" e di volere promuovere la "penetrazione musulmana" nel "Vecchio continente".

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