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Pokémon dal "sesso non binario". Altra follia del politically correct

La proposta dei Pokèmon dal sesso "fluido" è stata fatta ai vertici della Nintendo da un bambino americano, in nome dell'"inclusione"

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La Nintendo, azienda giapponese specializzata nella produzione di videogiochi nonché ideatrice dei Pokémon, ha annunciato l'intenzione di inventare dei mostriciattoli "dal sesso non binario". Il colosso nipponico ha infatti manifestato la volontà di inserire nella storica serie Pokémon dei personaggi non incasellati nella canonica classificazione di genere maschio/femmina, al fine di rendere i propri cartoni animati e i relativi videogiochi "più inclusivi". A presentare come un'"idea fantastica" la proposta di inventare dei mostriciattoli dal sesso non binario è stata, per la precisione, la filiale statunitense della società giapponese, ossia Nintendo of America.

Tutto è cominciato con una lettera spedita ai vertici aziendali Usa da un bambino americano; lo scambio di missive intercorso tra il minorenne e Nintendo of America è stata raccontata su Twitter dai genitori del ragazzino, che hanno anche pubblicato mercoledì le foto delle lettere che si sono scambiati il loro figlio e la società titolare del marchio Pokémon.

Nella prima lettera, il bambino aveva espresso il desiderio che la Nintendo realizzasse appunto Pokémon non binari, dicendo che tale innovazione sarebbe stata "qualcosa di figo" e avrebbe aiutato i cartoni animati e i videgiochi collegati alla serie citata a essere "più inclusivi": "Cara Nintendo, potresti per favore creare Pokémon non binari? Inoltre, lo voglio perché penso che sarebbe bello e quindi le persone non binarie si sentirebbero più a loro agio".

A tale richiesta del bambino americano ha subito risposto, come documentano le foto postate dai genitori del mittente, Liz Daniels, rappresentante del servizio clienti di Nintendo of America. Nella sua "premurosa" lettera di risposta alla sollecitazione del piccolo, la Daniels ha innanzitutto definito "un'idea eccellente" lo spunto fornito dal piccolo appassionato dei Pokémon, per poi assicurargli che avrebbe "attentamente esaminato" la proposta di Pokémon di sesso binario: "Grazie per averci scritto! Scusa per il ritardo nella risposta. Nella tua lettera, ci hai chiesto di creare Pokémon non binari. Penso che sia un'idea fantastica. Ci sono così tante varietà di Pokémon, quindi avrebbe senso avere anche una varietà di generi! Vogliamo assicurarci che le persone di tutti i tipi si sentano benvenute e a proprio agio durante l'utilizzo del nostro software. Invierò la tua proposta ai dipartimenti appropriati per esaminarla e valutarla attentamente. Grazie ancora per averci inviato questo messaggio: ho incluso nella mia lettera di risposta alcuni regali speciali per il tuo divertimento. Spero che tu continui a vivere meravigliose avventure con i tuoi Pokémon per molti anni a venire".

L'idea di Pokémon gender-fluid ha subito infiammato i social, con numerosi utenti che hanno stroncato sul nascere la proposta incriminata. Un internauta ha commentato la vicenda scrivendo: "I Pokémon sono animali, l'unica ragione per cui hanno i sessi nel gioco è per l'allevamento. Rendere un Pokémon non binario è solo sterilizzarlo", mentre un altro ha tuonato: "Non necessario. Non ero a conoscenza del fatto che i Pokémon avessero un sesso. Sono solo Pokémon e i miei figli li chiamavano sempre per nome, mai come lui/lei". Un terzo ha infine scritto: "Il genere non è tecnicamente un costrutto umano? Gli animali, e in teoria i Pokémon, che sono solo animali, seguono qualunque cosa i loro istinti dicano loro.

Non ho idea di come un opossum o un pangolino esprimano la loro identità di genere".

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