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Gerusalemme capitale, Macron: "Trump è pericolo per la pace". Ed è scontro con Netanyahu

Durante l'incontro all'Eliseo il presidente francese ha invitato il premier israeliano "a compiere gesti incoraggianti nei confronti dei palestinesi"

Gerusalemme capitale, Macron: "Trump è pericolo per la pace". Ed è scontro con Netanyahu

L'incontro era fissato da diverse settimane. Oggi, alle 14, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha incontrato all'Eliseo Emmanuel Macron. Una visita che non poteva essere più puntuale: Gerusalemme era infatti al centro dell'attenzione dal momento che Donald Trump ha deciso di riconoscere unilateralmente la città santa come capitale dello stato ebraico.

Macron ha considerato "spiacevole" la svolta data del presidente americano e ha inoltre lanciato un appello alla calma per tutti, temendo che questa novità "arrivi ad aggiungere instabilità alla regione". Prima di incontrare il presidente francese, il primo ministro israeliano ha invece lamentato che mentre ci sono "voci che criticano la storica dichiarazione del presidente Trump, non ha sentito "alcuna condanna del lancio di razzi contro Israele che è seguito e il terribile incitamento contro di noi".

"Non accetterò questa ipocrisia", ha sottolineato Netanyahu. E ha concluso: "Non sono disposto ad accettare questa ipocrisia, e come al solito in questo importante forum, presenterò la verità di Israele senza timore e a testa alta".

Durante la conferenza stampa congiunta il presidente francese ha invitato il premier israeliano "a compiere gesti incoraggianti nei confronti dei palestinesi". E ha poi aggiunto che "congelare" la costruzione degli insediamenti israeliani potrebbe essere un gesto importante verso la pace da parte di Israele. Ma per il premier israelianon invita alla calma e afferma che solo "quando i palestinesi avranno accettato questa realtà potremo avanzare verso la pace".

Netanyahu: "Non prendo lezioni da Erdogan"

Nel corso dell'incontro il premier israeliano ha accusato il presidente turco Erdogan di bombardare i curdi e di "aiutare i terroristi". La stangata di Netanyahu è in risposta alla dichiarazione di oggi di Erdogan che ha definito Israle come "stato terrorista" e "assassinio di bambini". Netanyahu ha poi aggiunto: "Non sono abituato a prendere lezioni di moralità da un leader che bombarda villaggi curdi nella sua Turchia, che incarcera giornalisti, aiuta l'Iran ad aggirare le sanzioni internazionali e che aiuta terroristi, anche a Gaza, a uccidere persone".

Scontro diplomatico

Uno scontro diplomatico si aggiuge così allo scontro vero e proprio in atto in queste ore in Cisgiordania e Gaza. Mentre il premier israeliano accusa l'Europa di ipocrisia e Macron boccia la decisone di Donald Trump, la Lega Araba chiede che Gerusalemme est diventi la capitale della Palestina. In Italia, intanto, il ministro degli Esteri Angelino Alfano esprime la sua preoccupazione e invuta gli Usa "a muoversi per la pace".

"Unica soluzione i due stati"

Per Macron, oltre che "contraria al diritto internazionale", la decisione di Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele è anche "un pericolo per la pace".

Nel corso della conferenza stampa, inoltre, Macron ha ribadito il concetto già espresso nel corso della sua telefonata con il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, cioè che lui "disapprova" la decisione di Trump. E ha precisato: "Disapprovo e non condanno perché la condanna non mi pertiene" in relazione a un altro capo di Stato.

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