L'11 settembre americano rischia di diventare l'11 settembre della corsa di Hillary Clinton alla Casa Bianca. Dopo il malore durante le commemorzioni per il 15esimo anniversario dell'attentato alle Torri Gemelle, la candidata democratica ha avuto un malore ed è quasi caduta in terra mentre saliva sul van blindato che la portava a casa della figlia. In un primo momento lo staff democratico aveva diffuso la notizia che fosse solo accaldata, ma dietro quel mancamento c'è qualcosa di più. C'è una condizione fisica che può influenzare, e molto, la campagna elettorale americana.
Il malore della Clinton
Ieri il ring elettorale era senza combattenti, rimasti all'angolo per un giorno in memoria delle vittime del terrorismo islamista. Ma già da oggi i rivali della Clinton torneranno a soffiare sul fuoco, mettendo in dubbio la sua capacità (fisica, oltre che politica) di reggere una eventuale presidenza.
Non è bastato presentarsi di nuovo a Ground Zero, alcune ore dopo il mancamento, per cercare di rassicurare gli elettori e dire a favor di telecamere che "ora va tutto bene". Perché la salute dell'ex First Lady non è affatto rassicurante e non è la prima volta che finisce sotto i riflettori. Nel 2012 una forte influenza intestinale la colpì mentre era Segretario di Stato di Obama: cadde in bagno, rimediando una botta in testa. Non si trattava di una cosa di poco conto: le analisi rilevarono un trombo vicino al cervello che richiese un intervento chirurgico per rimuoverlo.
I precedenti
Già in quell'occasione scoppiarono alcune polemiche sulla forza della Clinton di reggere alle pressioni e ai ritrmi della vita politica. Gli elettori americani sono molto sensibili su questo tema: un buon Presidente deve essere un Presidente sano. Forte. E lei non sta dando segni di esserlo. Sovente l'ex First Lady ha interrotto i suoi comizi con profondi colpi di tosse. L'ultima volta era successo ad inizio settembre, ma lo staff democratico la liquidò come un'allergia, in particolare a Trump. "Lo scorso ottobre il National Enquirer Trump aveva detto che sarei morta in 6 mesi e quindi ogni respiro che faccio mi sembra come una nuova possibilità di vita", ha scherzato ieri Hillary allo show satirico di Jimmy Kimmel. Ma è ironia di facciata.
Sia lei che Trump sanno che la salute dei candidati gioca un ruolo fodamentale nella corsa alla presidenza. Il miliardario ha sollevato a più riprese la questione di fronte alla stampa e agli elettori Usa, accusadola pure di non essere trasparente. Si pensi che sia Barack Obama che il rivale John McCain nel 2008 pubblicarono un rapporto dettagliato sul loro stato fisico. Perché la Clinton mantiene il silenzio?
Clinton manca di trasparenza
Un altro fattore, quello della trasparenza, che può mettere nuovamente in difficoltà la candidata democratica, già sotto attacco per lo scandalo delle mail ufficiali spedite usando l'indirizzo di posta privato. Perché omettere informazioni sulle malattie, riducendo tutto a semplici allergie? L'ex Segretario di Stato rischia così di risultare ancor più opaca e inaffidabile di quanto non lo sia stata fino ad oggi.
Anche se il medico personale Bardack la scorsa estate aveva definito la Clinton (69 anni) "in eccellenti condizioni fisiche", dopo il mancamento a Ground Zero sarà difficile poter continuare a tenere nascoste le sue condizioni di salute. E infatti oggi i medici sono stati costretti ad ammettere che la candidata democratica soffre di polmonite, costringendola a cancellare il viaggio elettorale in programma in California.
La corsa alla Casa Bianca sarà sempre più
incidentata se la Clinton sarà costretta a passare spesso dai corridoi degli ospedali. I recenti sondaggi documentano il recupero del repubblicano Trump: Hillary ha la forza per combattere un'infuocata campagna elettorale?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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