Messico, banditi armati rapiscono sedici persone al ristorante

Blitz nella notte in un locale della città turistica di Puerto Vallarta. La pista della resa dei conti tra i cartelli criminali

Messico, banditi armati rapiscono sedici persone al ristorante

Pesantemente armati e con il volto coperto da passamontagna, hanno fatto irruzione in un ristorante e hanno sequestrato sedici persone. È successo a Puerto Vallarta, centro turistico del Messico, nella notte tra domenica e lunedì: tutte e vittime coinvolte nel rapimento sono messicane.

I fatti si sono verificati quando da poco era scoccata l’una del mattino di lunedì scorso quando il commando ha fatto irruzione all’interno del locale “La Leche”, nel cuore del quartiere turistico della città messicana. I banditi si sono diretti immediatamente verso una tavolata composta da una ventina di persone, inducendo sedici dei commensali ad abbandonare il desco e a seguirli su alcune camionette che li attendevano all’uscita del ristorante. Le altre quattro persone sedute al tavolo, secondo fonti di stampa messicane si tratterebbe di quattro donne, non sono state coinvolte nell’azione e non hanno subito le attenzioni dei banditi che potrebbero appartenere a uno dei cartelli del malaffare che potrebbe aver voluto rimarcare il “monopolio” della sua azione sul territorio.

Le indagini proseguono e l’ipotesi privilegiata dagli inquienti messicani, come spiega Diario de Mexico, sembra essere quella di un regolamento di conti tra bande criminali. Le persone rapite, stando a quanto ha spiegato la Fiscalia General, sarebbero da collegare a gruppi malavitosi. I sedici ostaggi, tutti uomini, sono originari di Sinaloa, Nayarit e Jalisco.

Le perquisizioni effettuate nei veicoli dalle forze dell’ordine messicane nelle auto che sarebbero state utilizzate dai rapiti per raggiungere il locale, hanno permesso di trovare elementi tali da convincere le autorità che nel ristorante era in corso una “festa”. Nelle vetture, infatti, sono state trovate bibite e non meglio precisati “generi di lusso”.

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